domenica 27 gennaio 2013

♠ 27 gennaio, il giorno della memoria

... Cos'è un lager?
sono mille e mille occhiaie vuote, 
sono mani magre abbarbicate ai fili,
son baracche, uffici, orari, timbri e ruote,
son routine e risa dietro a dei fucili,
sono la paura, l'unica emozione,
son angoscia d'anni dove il niente è tutto,
sono una pazzia e un'allucinazione
che la nostra noia sembra quasi un rutto,
sono il lato buio della nostra mente,
sono un qualche cosa da dimenticare,
sono eternità di risa di demente....

... cos'è un lager?
Son recinti e stalli di animali strani,
gambe che per anni fan gli stessi passi, 
esseri diversi, scarsamente umani, 
cosa fra le cose, l'erba, i mitra, i sassi,
l'ironia per quella che chiamam ragione,
sbagli ammessi sempre troppo dopo, 
prima sventolando giustificazioni,
una causa santa, un luminoso scopo,
sono la furiosa prassi del terrore, 
sempre per qualcosa, sempre per la pace,
sono un posto in cui spesso la gente muore,
sono un posto in cui, peggio la gente nasce....

tratta da "Lager"  di F. Guccini  - Metropolis 1981  





♥ .. e se è una femmina si chiamerà....

Chissà, chissà domani
su che cosa metteremo le mani
se si potrà contare ancora le onde del mare
 e alzare la testa
non essere così seria, rimani...

E' una vecchia canzone, del 1980, ma mi sembra ancora molto attuale.
A differenza delle generazioni dei miei nonni e dei miei genitori, a noi hanno rubato la sensazione che il futuro sarà migliore, che i nostri figli staranno meglio di noi.
Ma a noi, che abbiamo scelto di essere padri e madri, questo pesa oltremodo.
C'è la speranza che ci guida. Perchè senza la speranza perderebbe senso tutta la nostra vita, non soltanto l'essere genitore. 
O meglio : cosa sarà che fa morire a vent'anni anche se vivi fino a cento (sempre per citare Dalla....)

...nascerà e non avrà paura nostro figlio
e chissà come sara lui domani
su quali strade camminerà 
cosa avrà nelle sue mani... le sue mani
si muoverà e potrà volare
ruoterà su una stella...


E oggi, con un altro figlio in arrivo, sono pensieri "pesanti".
Quando ho avuto la conferma che la famiglia si sarebbe allargata,  mi sono sentito un po' perso, spaventato dalla (nuova) responsabilità a cui si andava incontro.
Soprattutto per questioni anagrafiche. Quando nacque Ajie non mi sentivo "vecchio", ma il pensiero che quando lui compiva 13 anni, io ne avrei avuti 50 mi inquietava...
Con il prossimo nato, ai suoi 13 anni, io sarò vicino ai 60.....
Eppoi ho ricordato che mio nonno materno ha avuto 4 figlie, e quando nacque l'ultima aveva 46 anni e mia nonna 41.
Più o meno come me e Pitulice.
E hanno fatto grandi tutte e quattro le figlie.
E le hanno viste tutte sposarsi.
E hanno goduto della compagnia dei nipoti, hanno visto anche i figli della più giovane diventare adolescenti....
E allora avanti, Adelante, Lopo, con juicio!

... e se è una femmina si chiamerà Futura
Il suo nome detto questa notte 
mette già paura 
sarà diversa, bella come una stella
sarai tu in miniatura....

No.
Non sarà un femmina.
sarà un altro maschietto......


♥ l'allegra banda

Da quando ho cambiato lavoro, quasi un anno e mezzo fa, vado a mangiare in una mensa, in compagnia del mio capo.
Non ero abituato, nel lavoro precedente mangiavo da solo in una trattoria, ancora prima in un altra trattoria con alcuni colleghi.
Vabbè una mensa è sempre una mensa, non ci si può aspettare chissà quali delizie, è una cucina di quantità più che di qualità.
Ma è il micromondo di varia umanità che ho trovato, con cui scambio 2 parole  che mi incuriosisce, mi diverte, mi fa  passare una buona oretta:
C'è l'impiegato lumacone di mezza età che fa il carino, troppo carino con le colleghe giovani.
C'è un ragazzo che viene dall'ex-Jugoslavia, con 2 occhi color del mare, con un disarmante sorriso pulito, con lo sguardo che diventa cupo quando si parla di Serbia....
C'è la giovane donna di origine tedesca, venuta in Italia per caso, e per caso qui ha trovato l'amore.
E poi c'é Angelo, un artigiano di mezza età con il baffo e lo sguardo da marpione, sempre con la battuta pronta, con una capacità innata di mettere a suo agio colui con cui parla, sia che sia un bambino, o un amico, o una bella donna (preferibilmente quest'ultima...)
E c'è l'attuale compagna di Angelo, una donna minuta, che da giovane doveva essere una che ti giravi a guardarla fino a che non spariva all'orizzonte......

Eppoi c'è l'allegra banda.
Quasi ogni giorno arriva un gruppo di ragazzi disabili, l'allegra banda, appunto.
Anche qui varia umanità: c'è il ragazzo che ciondola la testa, con lo sguardo fisso, c'è un ometto di mezza età che sembra abbia ingoiato un comodino, con le guance rubizze di chi ha abusato per troppo tempo del vino, c'è la signora che mangia sempre da sola, in un tavolo separato dagli altri, c'è un ragazzo alto, un bel ragazzo che sembra sia in un mondo suo, che non è decisamente il nostro; c'è la signora sulla sedia a rotelle ed il sorriso dolce; c'è la bella ragazza ma che fatica terribilmente a camminare; c'è la "sciantosa"  che quando vedete un uomo o un ragazzo che mangia da solo, si avvicina e comincia ad atteggiarsi, finchè viene uno degli operatori che li accompagnano e la riporta all'ordine....
Già. Gli operatori della comunità che seguono questi ragazzi. Un po' uomini e donne e un po' angeli; grandi sorrisi, gesti lenti e misurati, mai una parola fuori posto.
A volte indugio nell'osservare quell'allegra banda.
Ammiro chi si prende cura di questa allegra banda.
Hanno un cuore grande. Molto grande.
Molto più grande del mio.
Che, a fatica, contiene solo la mia famiglia..... 



sabato 26 gennaio 2013

♥ faccende di casa

La pancia cresce.
Non solo la mia...
E allora diventa dura per Pitulice fare tutte le faccende di casa.
Nel mio piccolo, cerco di aiutarla più possibile, a domare le belve, a rassettare la casa, sparecchiare il tavolo, caricare la lava stoviglie, passare l'aspirapolvere....

Anche se a volte, come stasera, mi sembra di essere un po così:

martedì 22 gennaio 2013

♥ Lettera


Non so quando leggeremo insieme
queste parole dedicate a te
saranno passate molte lune 
e avrai qualche stella in meno
e forse sarai un po' più stanco 
oppure avrai voglia di inventare un nuovo gioco
dimmi come t'inganni
e come avrai passato i tuoi anni?
Quella maestra ci avrà già lasciato
in fondo a qualche data
probabilmente a maggio
ma lei per te sarà meno di un'ombra
l'ombra di un'altro viaggio
perchè i ricordi cambiano
come cambia la pelle
e tu ne avrai di nuovi e luminosi
come le stelle
e comunque sia andata
ti guarderò  dentro gli occhi
gli occhi ch'eran bambini
e vorrei dirti ancora che
non verranno i briganti
a derubarti di notte
perchè tutti i briganti
prenderanno le botte
e non verranno i pirati
ad abbordare la nave
perchè tutti i pirati
andranno in fondo al mare.
E non verranno i piemontesi
ad assalire Gaeta
con le loro land rover,
con le loro toyota
e se verranno gli indiani
con i lunghi coltelli
noi daremo le botte le botte
anche a quelli
e adesso chiudo gli occhi
chiudo gli occhi che ho sonno
son vent'anni che ti guardo
e che non dormo.

E tu avrai già un tuo mondo
pieno di fogli di carta
e con qualche momento di silenzio
e spero che non ci siamo  mai persi
e forse sarai stato tutti quelli
che io sono già stato
o forse no
come in un sogno disperato
scriverai sui cerini
parole da bambini.
E le parole invece ora tu
le mischierai tutte dentro un cappello
ora pronunciare quelle sillabe
non sarà più che quello
e non so che farai, chi vedrai,
se crederai a qualcuno,
se ci sarà qualcuno con te
o forse nessuno
ma comunque sia
ti guarderò dentro gli occhi
gli occhi ch'eran bambini
e vorrei dirti ancora
che anche se sei grande
che ormai sei un uomo
sarai sempre il mio cucciolo
e che quelle bambine che ora non guardi
saranno diventate ragazze
e di te saranno tutte pazze
e sorrideremo di tutto questo
anche se adesso ci fa soffrire....
e le persone che hanno lottato
con te, per te sorrideranno
E chi non ha creduto in te
sarà solo polvere in un angolo,
o una ragnatela dimenticata
e se verranno momenti diffcili
li supererai, perchè hai imparato a lottare
quando gli altri bimbi solo giocavano
e allora vai, per il tuo mondo.
Io? Io sono oramai stanco
chiudo gli occhi che ho sonno
son vent'anni che ti guardo
e che non dormo......


(sì, non è un caso che assomigli ad una canzone...)

domenica 20 gennaio 2013

♥ giochi di ruolo

Abbiamo approfittato delle vacanze di Natale per fare un abbuffata di cartoon.
E io, aprendo la gabbia del fanciullino ( o meglio, del bambinone) che è in me, mi sono lasciato abbastanza coinvolgere.
Tra i più gettonati, ovviamente i Pinguini di Madagascar, i miei preferiti. 
Ma tra i vari proposti  dai miei cuccioli,  ho ritrovato anche i personaggi Marvel come Spiderman oppure gli Avengers.
E io, lettore dei fumetti Marvel fin dai tempi dell'Editoriale Corno (primi anni '70...), con quasi 40 anni di continuity sulle spalle, gli racconto qualche dettaglio sui personaggi che cominciano a scoprire....
E sono avidi di questi racconti: il risultato? lunghe passeggiate in cui vengo tempestato di domande su Capitan America, Thor, Spiderman, Iron Man, Nick Fury, il Dottor Destino.....
Soprattutto Ajie è curioso di conoscere, di capire, che è il più forte, chi è il più cattivo, qual'è il mio preferito, quali sono le origini dei vari personaggi... ( Ma anche Caji non scherza!)

Allora colgo l'occasione di una mostra-mercato di fumetti qui vicino per portargli Ajie (Caji ha declinato l'invito, troppo freddo fuori...), e vedere l'effetto che fa.
Sarebbe bello per me condividere qualche passione con i miei figli, non ha importanza quale. Ho invidiato i miei amici che con i loro padri avevano qualcosa in comune: chi ci andava a pesca, chi aveva il padre primo tifoso e che per ogni gol aveva un extra di 5000 lire nella paghetta...
Credo che questo crea un legame, un dialogo che aiuta a superare le (inevitabili) incomprensioni che il diventare grandi porrà sul nostro cammino.

Allora andiamo,  Io e Ajie, in giro per la fiera:  un'entusiasta bambino che saltava da uno stand all'altro, come fosse nell'antro delle meraviglie: guarda questo, guarda quest'altro!  ... e invece l'altro, che lo guarda con fare un po' distaccato.

Invece, nel gioco di ruolo, le carte che ci sono state date erano invertite: io ero il bambino che correva da uno stand e l'altro, ritrovando i giocattoli della mia infanzia(*):  le auto dei personaggi Disney, Big Jim, i soldatini Atlantic, i primi robot dei cartoon giapponesi...
E i fumetti, vecchi, della Corno, i più recenti di Tex e tanti altri.
E Ajie, distaccato, quasi intimorito da questo "debutto in società"
Ma ha detto che gli è piaciuto, e che vuol tornare la prossima volta...

... Perfortuna!

(*) cosa vuol dire quando i giocattoli della propria infanzai si trovano nella sezione "gioco da collezione o antiquariato"?



domenica 13 gennaio 2013

♠ labile memoria

Ammetto che non ho visto l'avvenimento clou della settimana.
Giovedì sera ho giocato con i miei figli. 
Poi ho sbirciato cosa facevano Berlusconi e Santoro. Solo pochi minuti, stava finendo. Per fortuna.

Sono sufficientemente anziano per ricordarmi degli inizi del Berlusconi politico, si era appena usciti dal ciclone di Mani Pulite, (dove, prima o poi, bisognerà conoscere qualche verità in più...) dove era stata spazzata via un classe politica dirigente, il vecchio Pentapartito (DC-PSI-PSDI-PRI-PLI), e gli ex comunisti si avviavano a stravincere con la "Gioiosa macchina da guerra" di Occhettiana memoria.
Berlusconi ebbe l'intuizione di dare una "casa" agli orfani del pentapartito. E vinse.Nella prima fase del suo impegno politico, uno dei suoi consiglieri più fidati era quel galantuomo di Antonio Martino, ed uno dei suoi alleati più ascoltati era Marco Pannella.
Io, liberale, liberista ( ma, purtroppo, non libertino...) non potevo non guardare con simpatia questa esperienza.
Già due anni dopo, nel 1996, la musica era cambiata; l'alleanza con Pannella rotta,  gli esponenti più liberali e riformisti, emarginati. Il suo partito divento quasi un partito confessionale, molto peggio della DC nel volersi ingraziare la Chiesa, come dimostra la vergognosa legge 40 sulla fecondazione assistita.
E l'involontaria comicità di chiamare il partito con un richiamo alla Libertà (Polo delle Libertà, casa delle Libertà, Popolo delle Libertà...). Ma quali Libertà?  
a me viene sempre in mente la vignetta qui riproposta (tratta da Bad Boy di Frank Miller e Simon Bisley):
"E' strano come la parola Libertà significa sempre dover rinunciare a tutto"

Nell'ultima legislatura ha avuto una fortissima maggioranza, e non ha fatto nessuna riforma degna di questo nome, mandando tutto (letteralmente) a puttane.

Non sono tacciabile di antiberlusconismo atavico, anzi, pur non avendolo mai votato, ho guardato con simpatia (almeno inizialmente) la sua esperienza.
E sono stupito del suo risalire nei sondaggi.
Sembra che una fetta degli italiani abbia quanto meno una memoria labile.
Per usare un eufemismo.
Per conto mio credo che abbiamo già dato.
A sufficienza.

Per chi votare allora?
questa è dura.
c'è mica una domanda di riserva?

venerdì 11 gennaio 2013

♠ "non ci vuole un eroe..."

" Non ci vuole un eroe 
per ordinare agli uomini 
di andare in battaglia;
Ci vuole un eroe
per essere tra coloro che ci vanno!"





Generale H. Norman Schwarzkopf 








C'è una profonda verità nelle parole usate dal generale Schwarzkopf come presentazione della sua autobiografia, edita una ventina di anni fa, a seguito alla sua brillante vittoria della prima guerra del Golfo.
E' un libro molto interessante, al di la delle note sulla guerra del Vietnam e del Golfo, insegna molto sull'arte del comando, o meglio del coordinamento di un gruppo di lavoro di cui si ha la responsabilità.

Il generale Schwarzkopf è deceduto qualche giorno fa, il 27 dicembre, all'età di 78 anni.





♦ anche lui dorme sulla collina......



Fabrizio De Andrè  1940-1999

martedì 8 gennaio 2013

♥ scarpe

Dopo la parentesi dellle festività Natalizie, ci si ributta nella quotidianità.
Così, in disordine alfabetico:
La difficoltà dei piccoli al ritorno a scuola,
La maestra sempre troppo perfetta,
Una gravidanza con qualche inciampo,
Le difficoltà nel lavoro, legate all'incertezza del mercato,
I soldi che non bastano mai,
qualche problema di salute dei miei genitori....

e cose così.

A volte tutto mi sembra pesante.

E allora vorrei comprare un paio di scarpe.

No, non è shopping compulsivo.
Non voglio scarpe costose.

Scarpe normali. numero 42.

Anche se io porto il 44.

Volete mettere la soddisfazione quando la sera me le tolgo.....

lunedì 7 gennaio 2013

♥ strane creature

.. e che cosa sembrano
quei bimbi davanti alla scuola,
dopo due settimane di vacanze,
alla prima sveglia,
se non piccoli zombie?

domenica 6 gennaio 2013

♦ ..una canzone... per me!

Mi piace tantissimo la musica dei primi anni '70, periodo molto creativo per molti musicisti: Pink Floyd, Queen, Genesis, David Bowie, Jethro Tull e tanti altri.
Ma mi piace anche la musica italiana di quegli anni.
Forse a causa del tempo trascorso con i miei nonni, dove una zia adolescente avidamente ascoltava 45 giri nei "mangiadischi", ed io ascoltavo con lei.
Alcune mi sono rimaste nel cuore.
Come questa:


una decina di anni fa mi trovavo a Firenze, in un negozio di dischi.
In una scatola trovai i 45 giri dei 2 successi maggiori di Wess e Dori Ghezzi.
Li rimirai ben bene, mi scese una lacrimuccia.
Il proprietario del negozio vide la lacrimuccia e fiutò l'affare: per i due 45giri mi fece spender più di 30.000 lire...
... Bastardo!

♥ ...un anno è andato via della mia vita, già vedo danzar l'altro che passerà.....

Allora,
direi che si è iniziato l'anno come lo si è finito.
IN RITARDO.
eh, sì, trovarsi al 5 di gennaio a parlare di capodanno e fare gli auguri a voi è un po' strano ( se non ridicolo...).
Ma tant'è, va così... pazienza!


Allora,
direi che si è iniziato l'anno come lo si è finito: lavorando.
Pochi attimi di pausa, per queste festività.
Purtroppo il mio lavoro non contempla molte pause, normalmente si lavora in regime ordinario, nel periodo di chiusura dei clienti si fanno i lavori straordinari...  E il riposo? qualche giorno rubato qua e la...

Sicuramente dal punto di vista lavorativo, l'anno passato è stato impegnativo, pieno di alti e bassi, ma sostanzialmente positivo. A gennaio erano tre mesi che mi trovavo in questa nuova azienda, rapporti da rafforzare, trovare una mia dimensione, direi che tutto sta andando bene, a partire dal rapporto con il titolare.
Il 2013 si preannuncia complicato ed impegnativo (alla faccia del, gradito, augurio di Soleil...) visto il perdurare del momento difficile della nostra economia, ma dal momento che qua non si campa di rendita, ci toccherà rimboccarsi le maniche...

Ma il lavoro è un aspetto ampio del mio mondo, soprattutto per il tempo che mi occupa, ma non è sicuramente il più importante. 
Oggi più di ieri è la famiglia il fulcro del mio io. E da questo punto direi che l'anno è stato più che positivo, visti i progressi di Caji, e soprattutto l'arrivo di un nuovo piccolo che nobiliterà il nostro 2013, una scelta forse coraggiosa, forse folle, forse entrambe le cose, ma sicuramente non casuale.

..Ed ora dove sei
tu che sapevi
ridare ai giorni e ai mesi 
un qualche senso...

abbiamo iniziato il 2012 con un po' (troppa) tensione in casa, non casuale il post del 3 gennaio 2012, lo abbiamo finito con qualche piccolo grattacapo dovuta ad una gravidanza ad una età non da giovincelle...
Direi che il miglioramento c'è stato!

Abbiamo tanti progetti e tanti sogni per questo nuovo anno ( e per quelli futuri)....

e allora

BUON ANNO RAGAZZI!