domenica 12 aprile 2015

♠♥ Dotto medico e sapiente......


Non so se da bambino volesse curare i ciliegi, come il medico cantato da Fabrizio De Andrè, nella canzone omonima, ispirata dal dott. Siegfied Iseman, personaggio di Antologia di Spoon River.
Questo medico di Spoon River, al quale i colleghi mandavano i pazienti impossibilitati a pagare, confidando nel suo buon cuore amaramente riflette
E allora capii, fui costretto a capire 
che fare il dottore è soltanto un mestiere 
che la scienza non puoi regalarla alla gente 
se non vuoi ammalarti dell'identico male
se non vuoi che il sistema ti pigli per fame.

Non so se da bambino volesse curare i ciliegi, ma so che per lui fare il dottore non è stato solo un mestiere.
E' stato molto di più, per la passione che in tutti questi anni ci ha messo.
Da qualche giorno il nostro Doc, come ama farsi chiamare, non è più il nostro "medico" dopo tanti anni (più di 30 per quello che mi riguarda...), ha deciso di godersi la pensione (o qualcuno ha deciso per lui....)
Ho scritto "medico" tra virgolette perché la definizione mi sembra riduttiva; è stato molto di più: amico, confessore, consigliere e indubbiamente, medico.
Non solo.
E' dotto, nel senso di uomo di grande cultura e grandi interessi come la vela, come testimoniano foto e mappe nella sala d'attesa e la nomina a Cavaliere della Repubblica per aver fondato una scuola di vela per disabili, tanti anni fa.
E come il vino, diventando sommelier.
E non possiamo dimenticare la passione e l'impegno politico per i Radicali (passione da me condivisa) e per la comunità del nostro paesello
E' medico, e questo l'ho già detto.
Ed è sapiente, nel senso di uomo pieno di saggezza, perché Doc è bravissimo a comunicare il suo sapere con tutti, nel modo che ognuno può capire.
Sa mettere ognuno a proprio agio, giovani, adulti, anziani. A ognuno ha dedicato l'attenzione che meritava.
Ricordo da adolescente, con un problema contingente dell'adolescenza, mi guardò sorridendo e mi disse "- se vuoi, ti posso dare un medicinale, ma per me è sufficiente che la prendi un po' più tranquillamente...-".
Aveva (ovviamente) ragione lui. 
Ma quando mio padre ha avuto un problema serio alla schiena, si è prodigato per avere un appuntamento con un luminare del settore.
E vogliamo tacere delle volte che l'ho incontrato nel vicino ospedale, a fare visita ai suoi pazienti lì ricoverati?
Credo abbia interpretato il ruolo di medico di famiglia nel modo più ampio e nobile del termine.
E di questo non posso che ringraziarlo; per tutti questi anni passati insieme.
Mi spiace pensare di non dovere più andare in quella sala d'aspetto con i ritagli di giornale e le massime (scritte con la macchina da scrivere...) attaccate alle pareti.
Mi spiace non poter più andare da un medico che è anche un Amico.
E la maiuscola non è casuale.
Grazie di tutto Doc
Grazie di tutto Amico mio.

domenica 5 aprile 2015

♥ incontro


Colonna sonora consigliata: 


E correndo mi incontrò sulle scale,
quasi nulla mi sembrò cambiato in lei...

Così inizia una delle mie canzoni preferite di Guccini.
Un po' malinconica, come in fondo sono io.

E qualche giorno orsono, in un posto inaspettato, ho fatto anch'io un incontro inaspettato.
...quasi nulla mi sembrò cambiato in lei...
Ha ancora quella leggiadria, quella esuberanza di (tanti) anni fa, quando eravamo giovani.
O almeno lei, perché io appena giovane sono invecchiato (sempre per citare Guccini).
E rubare un poco di tempo al mondo per dedicarci un poco di attenzione 
dieci anni da narrare l'uno all'altro
ma le frasi rimanevan dentro in noi
"cosa fai ora, ti ricordi
eran belli i nostri tempi...
La promessa di rivederci presto.
Ma probabilmente così non sarà.
E forse è meglio così.
Perché quello che è stato è stato.
Ma è stato bello incontrarla, anche solo per pochi istanti.

Ma questo incontro mi ha un poco turbato al punto che quasi
...pensavo dondolato dal vagone
"cara amica il tempo prende il tempo dà
[...]
siamo qualcosa che non resta
frasi vuote nella testa
e il cuore di simboli pieno

a presto.

forse.




sabato 4 aprile 2015

♥ distratto dal drago.

"ex pessimista pentito, tento di domare draghi..."
Così iniziano le note che fanno parte del mio profilo personale.
Sono anni che tento di domare il drago.
O meglio che cerco di sopravvivergli.
Lo so che è la fuori, da qualche parte.
Pronto a ferirmi con le sue poderose unghie.
L'ha già fatto in passato, e solo io so quanto mi è costato guarire.
Da allora sono vigile,
attento a ogni segnale 
che mi indica che sta tornando.
Ma forse mi sono fatto distrarre da questa attesa,
Non ho pensato che il pericolo poteva venire da altre parti.

E forse così è stato.
Un nemico più subdolo.
Più silenzioso.....

E dire che, da cultore di The  Wall dovrei saperlo quanto sono letali i vermi.
I vermi partono da dentro, divorano da dentro e quando te ne accorgi...
... forse è troppo tardi.

e allora non sai cosa sia meglio 
curare o tagliare?

curare o tagliare?

curare o .......