venerdì 18 gennaio 2019

♥♣ Gli ultimi nobili, i nobili ultimi.....

 Andrea da ragazzino aveva un sogno:
partecipare come pilota alla Parigi-Dakar....
sono passati un po' di anni, la "Dakar"non è più una corsa africana ma si disputa in sud america, 
Andrea è diventato un uomo e ha lavorato l'ultimo anno per realizzare il suo sogno:
Il 7 gennaio 2019 a Lima, Andrea partecipa alla Dakar 2019, alla guida di un pick-up Ford:


Conosco Andrea da diversi anni, non posso dire di essere suo amico, ma conosco il padre da quasi trent'anni e c'è stima reciproca, per cui mi è venuto naturale seguire da lontano la sua avventura, anche perché....
Anche perché anch'io, tanti anni fa, seguivo gli sport motoristici con la passione totalizzante dei ragazzini... e allora non c'era internet ma qualche rivista e poca (pochissima) televisione.
E mi sono ritrovato alla sera distrattamente a guardare sul sito ufficiale l'andamento della gara di Andrea e dei suoi fidi scudieri. All'inizio...
E poi cercare i siti più specializzati dove trovare i tempi intermedi, trepidare per un passaggio ritardato di qualche ora (che è successo, si saranno insabbiati.. speriamo non abbiano rotto qualcosa...)
E verificare la mattina, appena sveglio se "i ragazzi" hanno concluso la tappa...
Non posso dire di essere amico di Andrea, però ho avuto la possibilità in questi giorni  di scambiare alcuni messaggi con lui, e vivere un briciolo delle emozioni di questa avventura...
Osservando quindi la gara con attenzione maggiore rispetto a quel poco che la stampa ufficiale fa vedere, ci si imbatte in un'altra Dakar...
 I piloti ufficiali, quelli che di mestiere fanno solo questo, fanno un altro sport, partono tra i primi, con il fresco mattutino, con delle auto preparate ad hoc, dopo circa 4 ore di guida finiscono la tappa, albergo, conferenza stampa, poi riposo fino all'indomani, mentre uno stuolo di meccanici si occupa dell'auto...
Mentre i piloti ufficiali terminano la loro tappa, gli ultimi stanno partendo, troveranno caldo, piste demolite da chi è già passato....
E i tempi si dilatano 8, 10, 12 ore e anche più... trovarsi in mezzo alle dune di notte.
E ogni sera controllare la schermata dei tempi... i ragazzi arrivano sempre più tardi l'una di notte... le tre di mattina...
..un paio d'ore di sonno, mentre un paio di meccanici sistemano i piccoli (grandi) guai della giornata... 
... qualche ora di sonno per poi farsi altri 7/800km di sabbia e caldo....
Meritano rispetto questi uomini, hanno il nobile senso epico della sfida...

Passano i giorni, loro sempre più stanchi, ma l'obbiettivo primario è arrivare di nuovo a Lima, dopo 10 tappe e circa 5000km...
la classifica non conta troppo... l'importante è arrivare.
Già, la classifica, Andrea naviga tra gli ultimi posti...potrebbe essere considerato un risultato deludente. Ma non è così. 
Andrea e i suoi sodali chiuderanno al 54esimo posto su 56 arrivati. Ecco il vero punto, sono tra gli ultimi, ma tra quelli che sono arrivati, ma non si deve dimenticare che i partenti erano 100...
E allora "ultimo" diventa un concetto relativo...
C'è la nobiltà di arrivare. A tutti i costi. A costo di arrivare alla fine di una tappa, per poi, dopo pochi minuti ripartire... quasi la metà si è ritirata...
Loro no, con una determinazione feroce, contro tutto e contro tutti...
Il loro team manager ha speso bellissime parole per la determinazione di questi uomini che inseguivano il sogno fatto da ragazzini...
Andrea, Massimo ed Andrea hanno coronato il loro sogno:


Eccoli, sul podio alla fine della gara.

E io non posso che ammirarli, 
e ringraziare Andrea, per aver condiviso un pezzetto di questa avventura con me.

E per averci fatto vedere quanto conta la determinazione...

...perché è l'ultimo tentativo quello che spesso ti fa riuscire...

Gli ultimi eroi.
Gli ultimi nobili.
I nobili Ultimi.