Chiusi in comunità impermeabili al resto del mondo, anche quello che li ospita.
O li sopporta.
Sarà.
Ma a me questa storia di cinesi che lavorano 20 ore, con la brandina vicino al posto di lavoro comincia a puzzare di leggenda metropolitana.
Anche perché di fronte all'azienda dove lavoro c'è un'azienda dove proprietà e forza lavoro è cinese.
E la sera, quando esco per tornare a casa, adesso che il clima lo consente, sono sempre lì, a tavola a mangiare o, peggio, a giocare ad uno strano gioco di carte....
E ridono.
E sembrano felici.
E allora sono colto dal dubbio che sono io il vero cinese, che passa, quando va bene, almeno 12 ore al giorno fuori di casa....
O forse, parafrasando il titolo di una bella, vecchia canzone ... ho visto anche dei cinesi felici....
Oppure la scusa per riascoltarla (nella versione di Luca Carboni):
nota di cronaca: oggi il mio capo si è presentato in ufficio alle 9.30, dopo aver accompagnato la famiglia in stazione, e alle 17 poco più è sparito per andare a fare "un oretta in bicicletta"
E' ufficiale: io non ho capito niente!