venerdì 28 giugno 2013

♥ ancora una volta....

Ancora una volta....
Ancora una volta una nuova vita
Ancora una volta tante ore di sonno perso
Ancora una volta il "timbro" sulla spalla destra
Ancora una volta vedere il tuo sguardo stupito dopo un "ruttino" da uomo grande
Ancora una volta il cuore che si scalda per i tuoi primi sorrisi
Ancora una volta cacca, tanta cacca....
Ancora una volta accompagnare alla scoperta del mondo
Ancora una volta le prime paroline
Ancora una volta una meravigliosa, impegnativa  avventura,
Ancora una volta, con sentimento....


Ancora una volta con sentimento è un album dei Nomadi

giovedì 27 giugno 2013

♥ alla scoperta del cielo

Per Dora non sempre le cose sono state facili,
come del resto per tutti i figli di immigrati
che vivono in Italia.
Ha i capelli scuri, e due begli occhietti azzurri che spiccano sulla pelle leggermente olivastra.
Ha quella timidezza che è anche buona educazione.
E'  arrivata  durante l'anno scolastico, da un paese vicino, e si è messa di buona lena per rimettersi in pari con gli altri.

Caji non ha mai avuto mezze misure, lui divide il mondo a metà.
O bianco o nero.
Le sfumature di grigio le lascia a noi (presunti) adulti. 
Ed è anche nella fase in cui i maschi e le femmine sono due pianeti diversi, al punto che dovendo, in un compito, disegnare un amico ed una amica,  Caji ha lasciato la seconda casella in bianco.....


qualche giorno fa Dora è venuta a pranzo a casa nostra
i due ometti di casa si sono comportati egregiamente, 
anche Caji, di solito scostante con gli ospiti,
è stato gentile e presente.... strano.
o forse no...

Torno a casa la sera, Pitulice ha uno strano sorriso. La guardo incuriosito.
Mi indica un biglietto ripiegato sul tavolino, chiuso con lo scotch.
Sta per dirmi qualcosa ma non ne ha il tempo.
Caji arriva come un ciclone:
-" Papà, papà devo dirti una cosa importante!!"- mi dice trafelato.
-" Dimmi, ti ascolto!"- gli dico
-" Sono innamorato!- mi dice, sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori...
-" E di chi?"- disse l'ingenuo padre.
-" Ma di Dora!"- con un tono che sottintende l'ingenuità della domanda...-" guarda, le ho anche scritto un biglietto!"-
Lo guardo,
 il mio soldo di cacio, 
   sette anni ancora da compiere,
      che solo qualche giorno fa ha lasciato un casella bianca sotto la voce      "amica"
            E invece oggi è qua, che ha scoperto l'altra metà del cielo....
                  Non ti dirò che a volte, oltre alla rosa ci sono le spine.
                       no
                           lo scoprirai da solo
                              forse.
                                 oggi sono solo felice per te.
                                    per te, e per  l'altra metà del cielo....
                                         
E sorridendo al mio piccolo-grande ometto,
ripenso ad una vecchia canzone:


...tu che per me sei
l'altra metà del cielo....
                               
                                 













martedì 25 giugno 2013

♥ La terza sera

Ebbene sì,
da qualche giorno sono a casa da solo,
tutto il resto della  (bella) famiglia è dai nonni materni.

Ne avevo bisogno, avevo bisogno di un po' di tregua, correre sempre, tra lavoro e casa è pesante, ed io ho oramai una veneranda età....

Eppoi, come mi è capitato di sottolineare alcune volte, io sono d'istinto un solitario, ho bisogno di momenti di solitudine e mi infastidisce la confusione, la troppa la gente....
Di solito, l'estate mi viene concesso un mesetto di "solitudine". Solo io e la mia casa, una "home" non una "house".

E invece sono un po' in credito, l'anno scorso prima il lavoro e poi la gravidanza non hanno permesso a Pitulice di andare ai suoi amati boschi....

E l'estate precedente? 2 misere settimanine...

E allora finalmente il mio periodo di "ricarica delle pile"....

Guarderò quei DVD che ho accatastato ( c'è anche Porco Rosso che mi è stato caldamente consigliato...)
Leggerò qualcuno dei fumetti che si sono ammucchiati...
Ascolterò un po' di buona musica...
Scriverò (finalmente) qualcosa....

La prima sera ero molto stanco, dopo esserci alzati alle 4 del mattino per prendere l'aereo ad un orario da apertura dell'edicola, piuttosto che di una partenza per le vacanze...

La seconda sera, Beh, finalmente padrone del telecomando mi sono guardato una partita in santa pace.

La terza sera. La terza sera invece è pervasa da una malinconia, una strana inquietudine che ha origine quando l'attività pomeridiana è finita ma non è ancora ora di cena...
C'è quel momento di limbo, in cui la mente vaga...

Odiavo quel momento anche da bambino, in campeggio; quello era il momento in cui mi veniva nostalgia di casa...

Mi sembra troppo grande questa casa, solo per me, mi sembra vuota e (troppo) silenziosa.

E il silenzio, come il buio, può essere un prezioso alleato.
O un terribile nemico.

Non lo so cos'è adesso.

Ma il silenzio non è totale.

Là in fondo, in quell'angolo buio e misterioso, si sentono strani rumori...

E se fosse quel maledetto Drago,
che si sta risvegliando?

lunedì 24 giugno 2013

♥ dicevamo ieri, dove eravamo rimasti?

Dicevamo ieri.... (heri dicebamus) così disse il poeta spagnolo Luis De Léon (1527-1591) riprendendo le lezioni all'Università di Salamanca dopo cinque anni passati nelle carceri dell'Inquisizione.

Dove eravamo rimasti?  così disse Enzo Tortora (1928-1988) riprendendo la trasmissione "Portobello" nel 1987, dopo l'interruzione del 1983 dovuta all'indecente arresto e le conseguenti traversie.


E io, molto indecentemente, faccio questo cappello al mio (ennesimo) tentativo di dare continuità a questo blog.

Ci riuscirò?

Per qualche settimana probabilmente sì.

Perché sono a casa da solo.....

giovedì 6 giugno 2013

♥ promesse non mantenute.

Ieri era la festa di fine anno (scolastico) di Caji; un anno lungo e pesante, dopo un inizio difficile le cose, nell'ultimo periodo, vanno decisamente meglio, al punto che Caji si è lasciato coinvolgere volentieri alla preparazione di un piccolo spettacolo, cosa che spesso lo ha mandato in crisi gli anni scorsi.
Volevo esserci, per condividere questo bel momento, dopo aver condiviso tanti momenti non semplici.
Sapevo quanto ci teneva. E anch'io.
Ma purtroppo qualcuno ci ha messo lo zampino...

Non ce l'ho fatta ad esserci in orario, mi dispiace.
Tanto.
Purtroppo sono arrivato alla metà dello spettacolo,
non so se hai creduto alla piccola bugia di mamma,
ma quando il tuo sguardo ha incrociato il mio
il tuo sorriso ha illuminato tutta la stanza.
Lo so, non ho mantenuto la promessa.
Vorrei dirti che non succederà più.
Ma mentirei sapendo di mentire,
perchè crescendo imparerai che non sempre
le cose dipendono da te,
che a volte, per quanto tu ce la metti tutta,
non sarà sufficiente.
Forse nell'emozione della recita, non ti sarai
accorto del mio ritardo; o forse sì.
Ma io so di non aver mantenuto la promessa.
Ed è abbastanza.

Purtroppo il lavoro sta diventando troppo importante nella vita di tanti di noi; sia che uno ce l'abbia, oppure (peggio) che non ce l'abbia più.
In questo momento difficile stiamo assistendo ad un imbarbarimento delle situazioni; sempre più spesso incontro persone che non hanno rispetto per le altre persone o situazioni, persone che si comportano come se tutto gli è dovuto, con una visione del mondo che ruota intorno a loro, novelli soli.
Nulla è paragonabile ad assistere ad una vittoria di un bimbo.
Perchè un bimbo sereno sarà un uomo migliore di Voi.