Non avevo grandi sogni, mi immaginavo una vita tranquilla, un lavoro, una famiglia, le vacanze...
Come, ai miei occhi, era quella della mia famiglia.
Ma forse era una visione falsata dagli occhi della fanciullezza.
Il mitico Titta ci ha insegnato che:
da giovane sognavo una vita di donne e champagne
ma è fatta di seghe e gazzosa la dura realtà....
Vabbè, Titta è un po' esagerato nelle sue cose, però qualcosa di vero c'è.
Più avanzi negli anni, più il tempo vola.
E i giorni si rincorrono, molto simili al punto di confonderli....
Sveglia presto, ufficio, pranzo al volo, lavoro, si torna a casa la sera, così dal lunedì al venerdì, poi week-end fatti da lavoro al sabato mattina, piscina, uno scampolo di partita in TV, una passeggiata alla domenica, poi si ricomincia...
Qualche tempo fa ho riascoltato una vecchia canzone dei Pink Floyd. :
Era tanto che non l'ascoltavo attentamente.
Forse non l'avevo mai capita. Ma adesso le frasi:
sei giovane e la vita è lunga, c’è tempo per ammazzare l’oggi
e poi un giorno scopri che ti sei lasciato dietro dieci anni
Nessuno ti ha detto quando correre, e tu hai perso il colpo di partenza
E corri e corri per raggiungere il sole, ma sta calando
e girando per rispuntare ancora dietro di te
il sole è lo stesso nella stessa via, ma tu sei invecchiato
col respiro più corto e di un giorno più vicino alla morte.
Sono molto più chiare, drammaticamente, quotidianamente reali.
Ma c'è un antidoto a tutto questo?
Forse sì. E' farsi coinvolgere, è condividere la scoperta del mondo dei bambini.
Ho la fortuna di averne due sotto il mio tetto.
E allora costrurire insieme un aereo che non volerà se non sulle ali della fantasia.
E cercare di essere un po' meno Capitan Uncino e un po' di più Peter Pan...
e poi un giorno scopri che ti sei lasciato dietro dieci anni
Nessuno ti ha detto quando correre, e tu hai perso il colpo di partenza
E corri e corri per raggiungere il sole, ma sta calando
e girando per rispuntare ancora dietro di te
il sole è lo stesso nella stessa via, ma tu sei invecchiato
col respiro più corto e di un giorno più vicino alla morte.
Sono molto più chiare, drammaticamente, quotidianamente reali.
Ma c'è un antidoto a tutto questo?
Forse sì. E' farsi coinvolgere, è condividere la scoperta del mondo dei bambini.
Ho la fortuna di averne due sotto il mio tetto.
E allora costrurire insieme un aereo che non volerà se non sulle ali della fantasia.
E cercare di essere un po' meno Capitan Uncino e un po' di più Peter Pan...
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