lunedì 12 marzo 2012

♠ ... di gay, etero, e altre sciocchezze....

Sono rimasto piuttosto sorpreso di tutto il polverone che si è alzato sull'(eventuale) omosessualità di Lucio Dalla, a mio avviso molto insensato.

L'estate scorsa, in vacanza in Romania con la famiglia, siamo andati al castello Bran. C'erano persone un po da tutta europa; tra gli altri c'erano due ragazze, una rumena e una romana. Ci siamo incrociati in diverse sale. La ragazza romana, nel fare una foto all'amica, si lascia scappare qualcosa tipo:- " quanto ti amo!". Appena detta, si gira verso di me, mettendosi la mano davanti alla bocca, quasi per vergogna (istintivamente, credo di aver sorriso...) e dice: - " scusa, per un attimo non ho pensato che eri anche tu italiano e mi potevi capire...". Ma poi, rinfrancata dal mio sorriso, ha aggiunto :- "...ma in fondo poi, non ho detto niente di male!" . - "Hai ragione, non c'è niente di male nel volersi bene...".
 Nelle sale successive è capitato di rincontrarsi, salutarsi con un sorriso, poi mi hanno chiesto se potevo scattar loro una foto, cortesia che abbiamo chiesto anche noi... 

Questa è una piccola storia, un piccolo episodio che mi è capitato qualche tempo fa. Mi ricorderò di quel sorriso, un sorriso sollevato, di chi per un momento non si è sentito giudicato...

.....Quando ero un bambino (o poco più), in ogni paese c'era il finocchio, la checca, il busone; erano personaggi quasi folcloristici, quasi sempre tollerati, ma spesso isolati.
 Sembravano quasi delle mosche bianche.
A vent'anni circa, per caso, leggo un divertentissimo fumetto dove Enrico la talpa confessa la sua omosessualità a Lupo Alberto. Più o meno nello stesso periodo, un simpatico ragazzo incomincia a frequentare il mio gruppo. E' intelligente, ironico, spassoso, diventa un po il catalizzatore delle nostre serate. Purtroppo, a causa dell'invidia altrui, un giorno è stato costretto  ad ammettere la propria omosessualità. Proprio come Enrico la talpa.
 "Enrico"  era già rassegnato a lasciare il gruppo, per cercare un altro approdo, per ripartire da zero. E invece noi siamo andati a casa sua e, più o meno gli abbiamo detto: -"Non è cambiato niente, eri nostro amico prima, lo sei ancora adesso!".E' stata una grande lezione di umanità e tolleranza. Mi reputo fortunato ad aver incontrato "Enrico", ho imparato ad avere rispetto, a buttare via un retaggio culturale fatto di pregiudizi. E di questo gli sarò sempre grato.

Vorrei che ci fosse più attenzione, rispetto per gli altri. Un poco più di tolleranza. Non so quale era la vita privata di Lucio Dalla. E nemmeno mi interessa. Ma supponiamo, per un istante che fosse gay. credo che meriti ammirazione la sua compostezza, il suo considerare sacro il suo privato.
Non mi piace la volgare ostentazione di alcuni omosessuali, come del resto non mi piace la volgare ostentazione di se stessi di molti eterosessuali.
E' sempre una questione di rispetto. Degli altri. E di se stessi.

.... quando saranno più grandi, vorrei raccontare queste storie ai miei figli, perché imparino a valutare le persone per quello che sono, e non per un etichetta appiccicata da un pregiudizio,
così da  essere uomini migliori
e un poco più liberi.....




6 commenti:

  1. Ribadisco che di uomini come te ce ne sono davvero pochi! E' di questi giorni l'ultima di Alfano "SE VOTERETE LA SINISTRA MATRIMONI GAY E COPPIE DI FATTO".. Che quando l'ho letta mi son detta "bene... E quindi?".. Io poi che faccio parte di una coppia di fatto non potrei che esserne felice! Cosa non si fa per ingraziarsi i bigotti e le persone che non hanno rispetto per chi la pensa diversamente da se.

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  2. Sei sempre molto gentile.
    faccio del mio meglio per guardare in faccia alle cose e pensare su di esse.
    Le coppie di fatto sono.. di fatto!
    oramai sono in minoranza le coppie regolarmente sposate.
    Ma poi, è meglio una sana coppia di fatto, o una ipocrita coppia sposata?

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  3. esatto è quello che dico anche io! Ma poi quello che mi fa pensare è la gente che si convince di queste cose... A te che fai parte di una coppia sposata per esempio, cambia qualcosa a livello personale e di tutti i giorni se i diritti miei, di Fidanzato e della piccola Ranocchia vengono riconosciuti davanti alla legge? Non credo..

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  4. Hai ragione, per me non cambierebbe niente. Anzi no, non avrei rischiato di essere escluso dalla materna a causa di conviventi che si facevano passare per mamme single.....
    No, scherzo, è chiaro comunque che un po di logica e di buon senso potrebbe regolamentare in modo accettabile il settore.
    Ma cosa vuoi pretendere da gente che ama tanto la famiglia da averne due (o tre.....)

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  5. ma dai davvero? Pensa che io invece ho sentito dire che se uno risulta convivente tendono a farti passare indietro in graduatoria.. Certo che però credo che ce ne siano di genitori che per prendere anche più soldi si tengono le residenze separate per prendere più assegni e detrazioni.. Nono, noi abbiamo messo tutto in regola appena ho saputo di essere incinta, risulto residente e in stato di famiglia col Fidanzato, quando una cosa è giusta è giusta, la famiglia di fatto deve essere come quella sposata ma senza carta del comune e/o chiesa!

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  6. sottoscrivo. Ognuno gestisce la sua vita affettiva, l'essere etero o gay o bisex non è rilevante per me ai fini dell'amicizia, si è amici per un comune sentire, non perché ambedue si ha il bollino blu.
    In Francia c'è l'utile strumento del pacs, la trovo una scelta di civiltà

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