giovedì 1 settembre 2011

♠ FANNO SCHIFO! ( TUTTI! )

Mi è difficile tacere, dopo l’ennesima figura da peracottari del nostro governo.
Mi ricordano una vecchia canzone di Jannacci, che faceva più o meno così:
Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale
Vengo anch'io? No tu no
Per vedere come stanno le bestie feroci
e gridare "Aiuto aiuto e` scappato il leone"
e vedere di nascosto l'effetto che fa 

Ecco, una idea balzana, buttata là, per vedere l’effetto che fa, per poi fare marcia indietro…
L’ultima, in ordine di tempo, la storia dell’azzeramento, ai fini del computo della pensione di anzianità, degli anni di università riscattati, o servizio militare svolto.
Non la si può definire neanche una armata brancaleone, per non essere offensivi con il condottiero norcino….
Dilettanti allo sbaraglio, questo sì.
Sarebbe bello mandarli a casa.
E poi?
Siamo sicuri che l’attuale opposizione sia molto meglio?
A parole siam tutti bravi, alla prova dei fatti molti invece zoppicano…..
Il malaffare, l’affarismo, il clientelismo è un male comune della nostra politica.
Da una parte, come dall’altra.  Il PiDDino Penati sarà un galantuomo, non ho elementi per metterlo in dubbio, e, per me, la presunzione di innocenza, non è solo vuota retorica,
ma è indubbio che se, si osserva dove vanno a finire gli appalti pubblici, c’è una singolare sintonia tra la guida politica dell’ente e l’area politica dove le aziende aggiudicatarie si riconoscono.
 
Ma non voglio essere qualunquista, non tutti al rogo, non tutti ladri, non voglio cavalcare la crociata sui costi della politica, perché è concettualmente sbagliata.
La politica ha un costo, e credetemi, è meglio pagarlo.
Se non c’è politica, non c’è democrazia. Se non c’è democrazia, non c’è Libertà.
SE non c’è libertà, c’è una dittatura.
Per cui, la democrazia ha un costo, ed è meglio pagarlo.
E’ la partitocrazia, che per sostentare se stessa, mette alla fame noi.
 
E allora sì! Aboliamo le province!  Io spero di no.
Per 2 motivi: primo: siamo convinti che le 50mila persone che lavorano nelle province saranno sbattute in mezzo ad una strada? (tra l’altro sarebbe ingiusto e offensivo…)
Secondo:  E le competenze attuali delle province ( come ad esempio gli istituti scolastici) a chi passeranno?  Alle regioni, le quali avranno delle “delegazioni di zona” dove ricicleranno il personale provinciale, in ossequio al moto gattopardesco che tutto cambi per rimanere come è…..
 
E allora che facciamo? Mandiamo a casa i vecchi soloni, e spazio alle nuove leve,  ai giovani!
Umh, sono perplesso, sono abbastanza vecchio da aver visto, una ventina di anni fa, quello che è successo dopo che è stata azzerata una classe dirigente con Mani Pulite:
Le seconde linee subentranti, non si sono dimostrate migliori degli esponenti della prima repubblica, e le novità  sono state sostanzialmente 3 : la Lega,  Di Pietro e Berlusconi.
Devo aggiungere altro?
 
Eppoi le nuove leve, non stanno dando dimostrazione di essere sulla strada giusta.
Vi racconto una piccola storia:
a pochi chilometri da casa mia, sorgeva un zuccherificio, uno degli undici che c’erano in Emilia Romagna.  Grazie ad una dissennata e cervellotica decisione in ambito dell’unione europea, dovevano chiudere sette degli undici zuccherifici, con ripercussioni sull’occupazione diretta, e sull’indotto dei produttori di barbabietole.
Si sono fatti molti studi, per pensare come riconvertire le coltivazioni di barbabietole.
Sono passati oramai 10 anni, gli agricolotori si sono già riconvertiti.
Un imprenditore “illuminato” si adopera per riconvertire lo zuccherificio in una centrale a biomasse dove bruciare legno vergine, un mostro che brucerebbe tonnellate di legname, al punto che si stima occorrano qualche migliaio di ettari di pioppeto per alimentarlo…
Pioppeti che non ci sono. E allora un cavillo permette all’”illuminato” di bruciare fino al 40% di qualunque porcheria per rimanere nei parametri legali.
La politica “ufficiale”, senza distinzione di colore tace. Solo alcune liste civiche non tacciono. E perché non tacciono?  Perché nei pressi ci sono altre 2 centrali a biomasse di altri imprenditori illuminati: una di queste è stata già fermata 3 volte  per emissioni fuori norma (di cui una per una segnalazione di un dipendente poi fantozzianamente crocifisso in sala mensa…) e l’altra è in trattativa con l’Arpa regionale per modificare al rialzo i parametri di emissione, visto che non riesce a “emettere” quanto dichiarato ( per tacere dei bilici, in formazione di 3 per volta, che dal porto di Ravenna, trasportano il “combustibile” per circa 40 km fino alla centrale)
Il business per la riconversione dello zuccherificio si calcola in oltre 60 milioni di euro.
Le persone in zona incominciano a farsi delle domande. E a farle ai politici, i quali non sanno che pesci pigliare: se possono scappano ( spesso gli esponenti dei Pd non si sono presentati ad incontri pubblici!) oppure…. (se avete qualche minuto, guardate questo video)




Questo è un politico di questa zona, nato qui vicino, e che, prima di essere consigliere regionale, è stato sindaco di uno dei 2 comuni dove si troverà la centrale, e che nella sua campagna elettorale scriveva “ Uno di noi in consiglio regionale”
Ora, un comitato di cittadini, ha ottenuto la sospensiva del TAR  per l’autorizzazione  alla realizzazione della Centrale, sospensiva ottenuta pagando di tasca propria.
La provincia di Ravenna e il Comune di Russi, spenderanno circa 30mila €uro (di soldi pubblici…) per fare opposizione alla decisione del TAR , affidando la pratica allo studio legale che già cura gli interessi dell’imprenditore “illuminato”
 
Non che dalle altre parti si stia meglio, un segretario di zona della lega, pare che voglia iscrivere i suoi 3 figli alle scuole di un paese vicino, perché nelle scuole del suo paese ci sono troppi bimbi extracomunitari….
Io,  orgoglioso di avere una famiglia mista, e felice che i miei cuccioli non vedano l’ora di trascorrere le vacanze in Romania,  posso non commentare?
 
      Non ho ricette da portare, anzi
Mi fanno paura quelli che hanno certezze granitiche da portare.
Amo molto di più chi fa le domande giuste.

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