venerdì 25 dicembre 2020

♥ la magia del Natale

 Ancora una volta la magia del Natale,

Ancora una volta Babbo Natale ha riempito di regali il nostro Albero.

Quest'anno si è superato:

un nuovo tablet per Cock, perché quello ricevuto dai fratelli maggiori ha smesso di funzionare...

Un libro di Leo Ortolani e la Divina Commedia a fumetti di Marcello Toninelli per Caji, per affinare la sua tagliente ironia.

Un paio di libri e un rompicapo per Ajie che lo aiutino a trovare la strada di casa (attuale o futura...)

Una nuova cornice elettronica per Pitulice

Qualche buon disco della New Wave fiorentina dei primi anni ottanta (Diaframma e la prima formazione dei Litfiba) per me.

Sì, decisamente quest'anno Babbo Natale ha azzeccato tutto.

Quasi un regalo d'addio.

Anche perché, forse, il prossimo anno salterà la nostra casa, non ci sarà più la magia del Natale.

La magia del Natale c'è se c'è il cuore di un bimbo che lo desidera fortemente.

Ma si sa, i bambini crescono.

E i desideri cambiano.

martedì 15 dicembre 2020

♥ Farewell

 ...ringrazio E. per le belle parole,

ringrazio N. e A. per le belle musiche...

Ognuno di voi ha conosciuto Michele come marito, padre, nonno, zio, compagno di viaggi, amico, gnomo...

Ma soprattutto Michele era un viaggiatore, e da viaggiatore ci ha insegnato che ogni viaggio ha un inizio e una fine.

Ma quando un viaggio finisce, rimangono i ricordi.

Ognuno di voi serba un ricordo di Michele,

confesso che in questi giorni mi è capitato più di sorridere che di piangere per tutte le persone che hanno voluto condividere con me il loro ricordo.

In una vecchia poesia, che ho usato anche al funerale di mia nonna, c'è un verso che recita "ci vuole vita per amare al vita " e Michele ha amato la vita fino all'ultimo..

E chiedo a voi di portare con voi un pezzetto di questa vita...


domenica 13 dicembre 2020

♥ volò via...

 - Pensiamo ad un animale:

- Un leone!

- No... pensavo più alla farfalla. Ti piacciono le farfalle?

- Sì, molto!

- E cosa sai delle farfalle?

- Che prima di essere farfalle son bruchini, poi si chiudono in un bozzolo e poi escono che sono diventate farfalle - mi spiega Cock, sapiente frequentatore di documentari sugli animali.

- Bravo, quindi quello che è la fine per un bruchino è l'inizio per la farfalla, giusto?

Cock annuisce con la testa.

Lo prendo sulle ginocchia:

- Devo dirti una cosa, non vedremo più nonno, non tornerà dall'ospedale. Il suo periodo come bruchino è finito. E' diventato una farfalla. Ed è volato via...

 

domenica 6 dicembre 2020

♥ La percezione del tempo.

 Credo che una delle che differenzia la mia generazione e quella dei miei figli sia la percezione del tempo.

A noi, da piccoli ci hanno insegnato il valore del passato, del rispetto per l'esperienza, la storia (appunto il passato) degli anziani o degli adulti.

Ma si dava anche una grande valenza al futuro (quando sarai grande...), molte cose, molte scelte, venivano fatte in funzione del futuro.  E tutto ciò, spesso, a scapito del presente.

Agli adolescenti di oggi, il passato non interessa, in un mondo che cambia così vorticosamente, l'esperienza degli adulti, spesso è obsoleta.

Le tracce delle storie non sono più significative in un mondo dove le STORIES durano un giorno....

Ma ho l'impressione che in queste contingenze così incerte, il futuro appaia molto nebuloso, quasi impalpabile.

E quindi cosa rimane?   Solo il presente.

Un presente da aggredire, da assaporare quasi ferocemente.

E diventa difficile capirsi quando si ha una concezione del tempo così diversa.

E' come se parlassimo due lingue diverse.

E io sto cercando di capire la tua.

Anche se non è facile...

venerdì 4 dicembre 2020

♥ quasi come Penelope

 In quasi 10 anni di riflessioni quasi mai (se non mai..) ho dedicato qualche riga a mia Mamma.

Ho dedicato tante, troppe righe al rapporto con mio padre.

Ho scritto di mio nonno materno. E anche Nonna ha avuto il suo spazio.

Mamma no. 

Ed è ora di porvi rimedio.


La cosa che mi colpisce di più di Mamma è l'amore per mio padre. Un amore forte, intenso, che dura da più di sessant'anni.

Un amore fatto di pochi abbracci e baci, ma fondato su una presenza costante, sicura.

Così forte e intenso quasi da stordirmi. 

Così forte e intenso da ricordarmi Penelope.

Questo amore ha la sua ultima coniugazione durante la malattia del suo uomo.

Ma è l'ultima perla di una lunga collana.

Molte volte, nelle diatribe tra me e mio padre, tra me e il suo uomo, ha preso le parti di quest'ultimo.

Pensavo ne fosse succube, pensavo lo facesse per fargli piacere, per non contraddirlo. Pensavo fosse per debolezza.

Mi sbagliavo.

Lo faceva per un amore così profondo che io non proverò mai.

E che fatico semplicemente a immaginarlo.