Da pessimo parente qual sono, ho disertato il rituale tour dei cimiteri di Ognissanti. Sono anni oramai che lo anticipo o lo ritardo di qualche giorno, e questo perché spesso il rito si trasforma in un happening per contare chi c’era e chi non c’era (o non c’è stato…). Oppure si parla d’affari. Oppure di altre cose…..
Lascio però un bocciolo di rosa.
Così chi deve sapere, sa.
Quest’anno è voluto venire anche Ajie con me, perché voleva “ vedere le foto dei suoi bisnonni e sapere qualcosa di loro.” . Mi ha fatto molto piacere. Ho portato sia Ajie che Caji con me, e ho avuto l’occasione di raccontare ad entrambi qualcosa sui miei nonni. Oltre ai nonni, ho dedicato un momento, un pensiero ad Amici che non ci sono più come Capi, Anacleto e Alessia.
Alessia era una ragazza piena di vita e piena d’amore. Letteralmente. E con una fede granitica ma non cieca. Siamo stati serate e nottate intere a confrontarci, a discutere… interminabili dialoghi che finivano con il suo caldo sorriso e una frase : “Un giorno capirai, un giorno mi capirai”
No Ale, non ho ancora capito, non ti ho ancora capita.
La voglia di rendersi utile agli altri la portò a diventare infermiera, e poi a lavorare in un reparto di Oncologia Pediatrica.
Una mattina d’estate, di quasi vent’anni fa, ebbe un incidente, mentre andava in stazione per prendere il treno per andare in ospedale, che le fu fatale.
L’ironia è che prendeva il treno per evitare di andare a Bologna in auto, per non rischiare incidenti….
Mentre io, in quel periodo ancora libero da Tutor o Autovelox, scorrazzavo per tutto il nord e centro Italia infischiandomene bellamente dei limiti di velocità….
Sulla sua lapide c’è incisa una sua frase “ Si impara ad Amare, Amando!”
Ed io, leggendola, ho sempre ricordato e canticchiato tra me e me, una frase di “Ninni” di Vecchioni: “… Ninni ha amato tanto da non amare più….” .
E ci credevo.
Il tempo mi ha spiegato che sbagliavo.
Ale, avevi ragione tu.
Lascio però un bocciolo di rosa.
Così chi deve sapere, sa.
Quest’anno è voluto venire anche Ajie con me, perché voleva “ vedere le foto dei suoi bisnonni e sapere qualcosa di loro.” . Mi ha fatto molto piacere. Ho portato sia Ajie che Caji con me, e ho avuto l’occasione di raccontare ad entrambi qualcosa sui miei nonni. Oltre ai nonni, ho dedicato un momento, un pensiero ad Amici che non ci sono più come Capi, Anacleto e Alessia.
Alessia era una ragazza piena di vita e piena d’amore. Letteralmente. E con una fede granitica ma non cieca. Siamo stati serate e nottate intere a confrontarci, a discutere… interminabili dialoghi che finivano con il suo caldo sorriso e una frase : “Un giorno capirai, un giorno mi capirai”
No Ale, non ho ancora capito, non ti ho ancora capita.
La voglia di rendersi utile agli altri la portò a diventare infermiera, e poi a lavorare in un reparto di Oncologia Pediatrica.
Una mattina d’estate, di quasi vent’anni fa, ebbe un incidente, mentre andava in stazione per prendere il treno per andare in ospedale, che le fu fatale.
L’ironia è che prendeva il treno per evitare di andare a Bologna in auto, per non rischiare incidenti….
Mentre io, in quel periodo ancora libero da Tutor o Autovelox, scorrazzavo per tutto il nord e centro Italia infischiandomene bellamente dei limiti di velocità….
Sulla sua lapide c’è incisa una sua frase “ Si impara ad Amare, Amando!”
Ed io, leggendola, ho sempre ricordato e canticchiato tra me e me, una frase di “Ninni” di Vecchioni: “… Ninni ha amato tanto da non amare più….” .
E ci credevo.
Il tempo mi ha spiegato che sbagliavo.
Ale, avevi ragione tu.
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