Sono cresciuto a pane e cantautori. Non potevo, tra gli altri, non amare ed apprezzare Guccini; anzi, “Amerigo” (1978) è stato la prima musicassetta originale che mi sono comprato… avevo 11 anni….
E nella mia personale ricerca Gucciniana a ritroso nel tempo, mi sono imbattuto ne “L’avvelenata” . Uno Shock per uno perbenino come me.
Poi, l’ho assimilata, fatta mia, al punto da canticchiarla un poco adattata alla mia situazione di adolescente inquieto.
Ricordo dei Sabati sera di tardo autunno, un po’ come questo periodo, non avevo voglia di vedere nessuno, e men che meno di stare a casa con i miei. E gironzolavo senza meta, per le strade del mio paesetto male illuminate, con una lattina da mezzo litro di birra (allora una novità, erano appena messe in commercio, prima c’erano solo quelle da 33cl…), il massimo della trasgressione per uno perbenino come me…..
E canticchiavo tra me e me la mia versione “personalizzata de “L’avvelenata”.
E c’era un verso che più di altri lo sentivo mio:
..Se son d’umore nero allora scrivo
frugando dentro alle nostre miserie;
di solito ho da far cose più serie,
costruire su macerie, o mantenermi vivo.
Mi è tornato in mente questa sera.
Ho voglia di scrivere, perché son di umore nero.
C’è aria pesante in casa, nulla che un po’ di buon senso non possa spazzare via.
Ma il buon senso ora non c’è.
E non solo da parte mia.
Niente di che, per usare ancora una citazione Gucciniana , non merita nemmeno due colonne su un giornale o una musica, o parole un po’ rimate..
Speriamo che domani sia meglio.
Non sono però ottimista.
E non è bello, il sabato sera, rintanarmi nel sottotetto, a scrivere, ascoltando un Vecchioni d’annata….
Mi ritrovo in quell’adolescente inquieto incazzato con il mondo.
Ma il problema è che non sono più adolescente, E non posso più incazzarmi con il mondo, con il mio mondo; perché e quello che ho faticato tanto per costruire, e che, profondamente amo.
O forse è proprio per questo Amore, che quando qualcosa non va (ed è normale, umano che succeda) sono così triste e turbato…..
Però mi piacerebbe, anche solo per un quarto d’ora, ritrovarmi a gironzolare per le strade del mio paesetto, con una lattina di birra da mezzo litro in mano, anche solo per vedere l’effetto che fa….
Ma, ricordando “luci a San Siro” …. Scusate, stavo scherzando..
E nella mia personale ricerca Gucciniana a ritroso nel tempo, mi sono imbattuto ne “L’avvelenata” . Uno Shock per uno perbenino come me.
Poi, l’ho assimilata, fatta mia, al punto da canticchiarla un poco adattata alla mia situazione di adolescente inquieto.
Ricordo dei Sabati sera di tardo autunno, un po’ come questo periodo, non avevo voglia di vedere nessuno, e men che meno di stare a casa con i miei. E gironzolavo senza meta, per le strade del mio paesetto male illuminate, con una lattina da mezzo litro di birra (allora una novità, erano appena messe in commercio, prima c’erano solo quelle da 33cl…), il massimo della trasgressione per uno perbenino come me…..
E canticchiavo tra me e me la mia versione “personalizzata de “L’avvelenata”.
E c’era un verso che più di altri lo sentivo mio:
..Se son d’umore nero allora scrivo
frugando dentro alle nostre miserie;
di solito ho da far cose più serie,
costruire su macerie, o mantenermi vivo.
Mi è tornato in mente questa sera.
Ho voglia di scrivere, perché son di umore nero.
C’è aria pesante in casa, nulla che un po’ di buon senso non possa spazzare via.
Ma il buon senso ora non c’è.
E non solo da parte mia.
Niente di che, per usare ancora una citazione Gucciniana , non merita nemmeno due colonne su un giornale o una musica, o parole un po’ rimate..
Speriamo che domani sia meglio.
Non sono però ottimista.
E non è bello, il sabato sera, rintanarmi nel sottotetto, a scrivere, ascoltando un Vecchioni d’annata….
Mi ritrovo in quell’adolescente inquieto incazzato con il mondo.
Ma il problema è che non sono più adolescente, E non posso più incazzarmi con il mondo, con il mio mondo; perché e quello che ho faticato tanto per costruire, e che, profondamente amo.
O forse è proprio per questo Amore, che quando qualcosa non va (ed è normale, umano che succeda) sono così triste e turbato…..
Però mi piacerebbe, anche solo per un quarto d’ora, ritrovarmi a gironzolare per le strade del mio paesetto, con una lattina di birra da mezzo litro in mano, anche solo per vedere l’effetto che fa….
Ma, ricordando “luci a San Siro” …. Scusate, stavo scherzando..
Nessun commento:
Posta un commento