Non ho
molta simpatia per il clero, anche se sono cresciuto all’ombra del
campanile. O proprio per questo.
Ma mi
fanno molta tenerezza i “brutti anatroccoli”, per cui non posso
non rivolgere un affettuoso pensiero a questo Papa che questa sera
lascia il Trono di Pietro.
Non
era facile succedere a Giovanni Paolo II, Papa mediatico, politico,
Santo Subito….
Eggià,
nessuno si voleva misurare con l’ingombrante eredità di quel Papa
che ha saputo costruire una immagine familiare a tutti, con l’eloquio
fluente, le foto sugli sci, le lunghe passeggiate in montagna, il
crollo del comunismo, l’attentato, la lunga malattia…
E
allora santo subito? Forse sì, perche se ci pensiamo a lungo, ci
accorgiamo che (forse) non è tutto oro quel che sembra luccicare.
Giovanni
Paolo II se da un lato è stato innovatore nell’”immagine” del
Papato, dall’altro ha fermato l’onda lunga del rinnovamento
iniziato da Giovanni XXIII, sotto il suo pontificato Marcinkus
diretto lo IOR in maniera quanto meno spericolata, è stato
sostanzialmente immobile nella piaga della pedofilia nel clero…..
E
allora questo uomo già anziano, uso all’obbedienza, era l’uomo
giusto per il ruolo di traghettatore, nonostante l’immagine
arcigna, nonostante la voce sgraziata, nonostante la pronuncia più
degna delle “Sturmtruppen” di Bonvi piuttosto che di un fine
intellettuale (quale l’emerito Papa è!)
Ma non
ha solo traghettato, ha tentato di risolvere alcuni dei problemi che
il precedente Papa aveva nascosto sotto al tappeto…
Uno
per tutti: l’atteggiamento contro la pedofilia tra il clero.
E ora
se ne va. Con il coraggio di ammettere la propria debolezza di uomo.
Con
serenità.
Credo
che tra qualche tempo si sentirà la mancanza di questo Papa, poca
immagine e tanta sostanza. Mancherà ai credenti, ma anche ai laici.
Il
nuovo Papa avrà sfide impegnative da affrontare. Forse sarà
africano, forse sarà innovatore, forse sarà conservatore, non lo
so.
Sono
però quasi sicuro di una cosa: non si chiamerà Francesco. Nessun
Papa si è chiamato Francesco.
Troppo
impegnativo il richiamo alla povertà di San Francesco per un Papa,
sovrano assoluto di uno Stato e (probabilmente) il più grande
proprietario immobiliare al mondo……