Note emotive di un percorso quotidiano ♥ Genti e sentimenti ♦ Comics, cartoon & music ♣ il calcio (come ricostituente) ♠ il sociale (e l’antisociale)
venerdì 24 giugno 2016
♠ svegliarsi un po' più soli (e molto più tristi)
Ho cercato una immagine che rappresentasse la Brexit, e forse questa è una buona sintesi: qualcosa che si è rotto, lacerato....
Per me, ammiratore del mondo anglosassone è stato un amaro risveglio accendere la tv e sentire che i favorevoli all'uscita del Regno Unito erano la maggioranza dei votanti... oddio maggioranza... erano qualcuno in più; 52 a 48 è un paese spaccato a metà...
Comunque una delle regole primarie delle democrazie è che 50%+1 è una maggioranza...
La democrazia.... bellissima cosa e da rispettare, anche quando non ne condividiamo il risultato... E questa è la prima riflessione.
Ogni testa un voto ( anche quelle bacate ) e i voti si contano.
La mia sensazione è che ci sia chi ha votato di "pancia" più che di "testa", portando a questo che ritengo un voto nefasto.
Ma va bene così perchè l'alternativa è qualcuno che decide per tutti e quella si chiama dittatura e mi è un tantino più indigesta.
Sono rimasto sorpreso, ritenevo le genti del regno unito più sagge. Ma poi ho cominciato a pensarci un po' sù.....
Anch'io non amo questa Unione Europea, l'Unione Europea dei balzelli, delle regole astruse, lontana, burocratica, regno dei burosauri, in mano a tecnici che ritengono le la soluzione ad un problema (greco) sia affamare e portare alla disperazione un popolo, incapace di affrontare il problema dei migranti, e che li svende come merce alla Turchia....
Non la amo.
Anzi la detesto con tutto il cuore.
E' da cambiare, riformare, rifare.
Ma vale la pena starci e lottare per essa anche se ci fa incazzare; perchè ci ha donato il periodo senza guerre più lungo che l'Europa abbia conosciuto...
E' poco?
No.
La pace, come la Libertà ( e la salute ) le diamo per scontate; ci accorgiamo quanto sono importanti quando rischiamo di perderle, o peggio, le perdiamo.
Ma invece lo sapevano De Gasperi, Spinelli, Monnet, Adenauer, Schuman....
Loro la guerra l'avevano vissuta, la dittatura l'avevano conosciuta e avevano una visione, un sogno... e hanno lottato per qualcosa i cui frutti erano per i loro figli ( o i loro nipoti )
che tristezza guardare i "politici" contemporanei (le virgolette non sono casuali): non hanno un sogno, una visione se non occupare una poltrona.
non hanno un orizzonte temporale che abbraccia una o più generazioni: il massimo che intendono sono le successive elezioni.
E non sanno che parlare alla pancia della parte più vulnerabile delle genti; non sono guida, non indicano un percorso, non nobilitano la parte migliore di noi
ma sguazzano negli acquitrini dei nostri lati peggiori...
E' per questo che mi ha intristito questo risveglio.
Non so quali saranno i risvolti pratici di questo voto, lascio queste analisi a chi è più bravo di me.
Ma la sensazione è che un sogno sta morendo.
E questo è sufficiente per essere tristi.
molto tristi.
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