sabato 3 novembre 2018

♥/♦ canzoni sotto la pelle (2)

Ci sono canzoni che ci piacciono,
Ci sono canzoni che ci piacciono tantissimo,
E poi ci sono canzoni che entrano sotto la pelle,
che descrivono un nostro particolare momento o stato d'animo,
che sembrano state scritte per noi
Questa è una di quelle.

Così scrivevo qualche tempo fa, ci sarebbero diverse canzoni di cui vorrei parlare e che vi ritrovo frammenti di me o del mio passato, ma questa non è una di quelle...

   Essendo stato (musicalmente) svezzato con i cantautori nei lontani anni '70, faccio molta attenzione ai testi, spesso nei miei post ci sono frammenti di canzoni (o canzoni intere...); mi capita spesso di essere in auto, quasi sempre da solo e la radio è una fedele compagna. Spesso sto nella comfort zone della musica che conosco, a volte cerco di ascoltare qualcosa di nuovo, anche per capire cosa ascoltano i ggiovani.
Una sera, tornando a casa, mi sono imbattuto in una canzone, il cui ritornello mi ricordava molto parole che mi sono trovato spesso a ripetere a Caji, mio figlio mezzano:

Non è vero che non sei capace, che non c'è il modo di risolvere il problema.

La canzone è questa:



Ho voluto quindi risentirla e ho ritrovato in molti punti Caji:


Dagli occhi spalancati come i libri di fumetti che leggi
Da come pensi che hai più difetti che pregi
Dall'invisibile che indossi tutte le mattine
[..] Le spalle curve per il peso delle aspettative

E ancora:

Chi dice che il mondo è meraviglioso
Non ha visto quello che ti stai creando per restarci
rimani zitto, niente pareri
il tuo soffitto, stelle e pianeti
a capofitto nel tuo limbo in preda ai pensieri
procedi nel tuo labirinto senza pareti

L'ho fatta ascoltare anche a Pitulice e anche lei è rimasta sorpresa delle parole di Caparezza in cui si poteva vedere Caji.

Mi è capitato ancora di sentirla e 
quando ascolto queste frasi vedo te, mio cucciolo,
il tuo rifugiarti nei fumetti, 
o in una tua dimensione dove nessuno è ammesso.
E vedo in quegli occhioni la fatica di sentirsi inadeguato.

Ma io so che non lo sei.

E quindi non mi stancherò mai di dirti:

No,
non è vero che non sei capace
che non c'è una chiave...



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