E' un pensiero ricorrente, da qualche tempo.
Da quando, purtroppo, nelle cronache quotidiane, spesso, troppo spesso, vengono raccontate storie che vede la parte femminile vittima.
E' una cosa che fatico a comprendere, non mi appartiene.
Credo che molto dipenda dalla famiglia dove sono cresciuto, una famiglia in cui le donne erano l'asse portante: la Nonna, il perno attorno al quale ruotava il nostro mondo; e le quattro figlie, madri di dieci nipoti. (ho scritto "erano" non perché non hanno più questa importanza, ma in quanto Nonna non c'è più)
Non è (era) una famiglia che si potrebbe definire "matriarcale", le donne non detenevano il potere, ma erano riconosciute nella loro figura e nella loro importanza all'interno (e all'esterno) della famiglia.
Per noi nipoti è normale riconoscere questa parità nelle figure dell'uomo e della donna, non perché ce l'hanno insegnata, ma perché l'abbiamo vissuta, respirata quotidianamente.
Sono cresciuto in una famiglia in cui le donne sono importanti.
E credo di essere stato molto fortunato.
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