Vorrei partire da qui.
Da questa frase attribuita a Voltaire.
Direi che è il fondamento della nostra cultura.
Loro no, hanno disprezzo delle idee altrui. E delle vite altrui.
non condivido la tua idea e ti toglierò la vita perché tu NON possa esprimerla
Sembra essere questo il loro credo.
Ed è questa, forse, la parte più spaventosa.
Dobbiamo capire che non possiamo più permetterci il lusso di essere buoni.
Perchè loro buoni non lo sono.
E non dobbiamo più essere buonisti, perché con questa ipocrisia ci stiamo scavando la fossa.
Non sono cattolico praticante ma la mia, la nostra cultura è cristiana, una cultura che mi permette di essere critico con la chiesa ed i suoi uomini, senza rischiare nulla.
E allora non dobbiamo permettere a nessuno di farci togliere i nostri simboli (come i crocefissi) "perchè offende la loro sensibilità".
Se permettete gli oltre 200 morti del volo russo o quasi 150 morti a Parigi offendono la mia sensibilità!
Non è facile districarsi tra diritti e doveri, tra paura e accoglienza, non è facile il da farsi.
Una cosa è certa, queste 2 battaglie le han vinte loro; ci hanno terrorizzato, ci hanno colpito nei nostri momenti belli: una vacanza, un concerto, una cena al ristorante, una partita di calcio...
Sta a noi decidere se vogliamo vincere la guerra.
Settant'anni fa (abbondanti) l'Europa si trovò a combattere contro un'altra forza che dimostrava di disprezzare la vita, come i Nazisti.
E si allearono con il diavolo in persona (nell'incarnazione di Josep Stalin) pur di vincere.
La situazione non mi sembra molto dissimile.
Speriamo che lo sia anche la coclusione
Nessun commento:
Posta un commento