sabato 18 gennaio 2020

♥♣ ...ancora un sogno (realizzato) per Andrea,

Anche quest'anno ho seguito Andrea nella sua partecipazione alla Dakar 2020.

Anche quest'anno è riuscito ad arrivare alla fine, dopo 12 tappe e 7900 km percorsi, di cui 5000 di prove speciali cronometrate.
12 tappe lunghissime, complesse, piene di piccoli grandi problemi tecnici.
Tutti affrontati con pazienza e il sorriso sulle labbra; c'è un piccolo video emblematico: Andrea e Enrico arrivano alle 2.30 di notte dopo una giornata piena di problemi e raccontano con il sorriso le disavventure
L'anno scorso scrivevo che non potevo dire di essere amico di Andrea; in questo anno invece ho avuto occasione di conoscere Andrea meglio, sia in eventi legati alla Dakar, sia per motivi professionali. 
Andrea E' così. Sempre gentile, sempre sorridente, col tono basso e lento dei saggi.
E in fondo la Dakar è la corsa dei saggi. 
O meglio bisogna essere un po' folli per decidere di parteciparvi, ma occorre essere saggi per correrla al meglio.
Quest'anno l'ho osservata in modo diverso, se l'anno scorso mi ero soffermato sulla epicità della sfida, della nobiltà della sfida, quest'anno invece la riflessione è un'altra.
Quest'anno mi è sembrata una metafora della vita
l'aspettativa iniziale, un percorso che va verso l'ignoto, il doversela cavare da soli ma nello stesso tempo nel momento del bisogno saper chiedere e accettare aiuto (in una tappa hanno dovuto attendere 3 ore l'assistenza per riparare un guasto, in un altra la rottura del cambio ha richiesto il traino dell'auto alla fine della tappa), e fare delle scelte (riparare il cambio o la guarnizione della testa in quanto c'era il tempo par fare solo una delle 2 riparazioni)....Non è necessario dare tutto subito, anzi può essere controproducente, occorre essere regolari e dosare gli sforzi...
... insomma un intenso concentrato di una vita in 13 giorni!

E domani è un'altra vita...

Per la cronaca: Andrea e Enrico sono  arrivati 53esimi assoluti su 58 classificati (e 83 partenti...)


2 commenti:

  1. Secondo me è questo il vero senso di una tale sfida: competere contro se stessi e i propri limiti. Visto da questa ottica, è un bel successo.

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  2. A tal proposito ti invierò vis mail il racconto finale di Andrea che sintetizza bene come sia una sfida a tutto tondo e non solo schacciare l'acceleratore,,,

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