domenica 9 dicembre 2012

♠ maneggiare con cura.

(dal sito corriere.it)

Sono piuttosto turbato nel vedere le immagini di ciò che sta succedendo in Egitto, tanta violenza che distrugge tante aspettative e  speranze.
Sono turbato ma non sorpreso.
Non è una novità, anzi è una situazione che si ripete con poche eccezioni,  quando viene abbattuto un regime.
Spesso viene sostituito da un altro.
Successe alla rivoluzione Francese, successe alla rivoluzione Russa. 
E allora chi è un rivoluzionario? Chi vuole cambiare le cose? No; quello è un innovatore.
Un rivoluzionario è chi vuole sostituire un sistema di potere, con un altro sistema di potere, per poi mantenerlo. Anche con l'uso della forza.
Dicevo, non è una novità, successe anche in periodo più recente, con la fine del colonialismo (1950/1975), dove la fine del dominio coloniale fu spesso sostituito con feroci dittature.
E allora sembra che la Libertà sia una cosa molto delicata, da maneggiare con cura.
Vogliamo dire una cosa politicamente scorretta?
A volte si ha la sensazione che la Libertà sia un lusso che alcuni popoli non sappiano/riescano a maneggiare.
Detta così sembra la negazione della Democrazia. Non temete; anche se gli Egiziani sembra non ne abbiano fatto un buon uso, è un loro legittimo diritto.
Ma devono imparare ad usarla.

Ci sono poche eccezioni di buon uso della Libertà e della Democrazia, anche perchè dopo anni di dittatura non esiste una classe dirigente alternativa (oppure una classe dirigente...).
E allora voglio ricordare due capi di Stato, veri uomini di Stato che, seppur diversissimi,  hanno avuto la lungimiranza di traghettare i loro stati verso un regime democratico.
  Il primo è il polacco Wojciech Jaruzelski: Si trovò ad affrontare il sindacato cattolico Solidarnosc all'inizio degli anni '80, e poi in seguito la caduta del Muro.
Jaruzelski prese il potere nel 1981 ed emanò la legge marziale e fece arrestare Walesa, leader di Solidarnosc.
Lo so. Ma probabilmente lo fece anticipando un intervento diretto dell'Unione Sovietica. Il che sarebbe stato enormemente peggiore. Facendo la faccia da cattivo in realtà fu l'occulto regista del passaggio alla democrazia.
Ma nell'immaginario popolare, lui è il cattivo, mentre Walesa è il buono.
Ma crede che anche a Jaruzelki i polacchi debbano molto...

Destino analogo per un altro capo di stato, Willem de Klerk, presidente del Sud Africa dal 1989 al 1994.
E' stato sotto la sua presidenza che Nelson Mandela ha ritrovato la libertà dopo 26 anni di prigionia.
E' stato anche lui il regista della integrazione politica dell'African National Congress, e della nomina alla sua successione alla presidenza si Nelson Mandela, primo presidente di colore del Sud Africa.
Ha evitato un probabile bagno di sangue, molto frequenti nei cambi di regime nei paesi africani. 
Ma anche a lui, l'immaginario popolare ha ritagliato il ruolo di cattivo (o quanto meno di meno buono...) mentre l'eroe buono è Mandela...

Triste destino per questi due giganti della storia....

   

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