Credo non abbiamo bisogno di presentazioni, tutti conoscono le storie di quell'esercito tedesco che parla un italiano maccheronico con abbondanza di K e di -nen finale.
In occasione dei 50 anni delle Sturmtruppen, è uscita una raccolta completa a colori. L'ho fatta vedere a Caji, che ha il gusto della battuta fulminante.
E' stato passione a prima vista, pardon, lettura.
E mi ha convinto a prenderla assieme ( a dirla tutta, non è che ha fatto uno sforzo immane...)
... anche perchè mi ricordava una ragazzino, più o meno della sua età che le divorava quando poteva sugli albetti di Eureka della mitica Editoriale Corno...
L'avidità e la passione con cui Caji leggeva le storie mi ha fatto pensare di regalargli un Bonvi Day per il suo compleanno, l'anno scorso, di questi tempi.
Prima tappa Modena, al Bonvi Parken:
La cosa che mi ha colpito di più è che il parco non è recintato, e, nonostante questo, le immagini non sono imbrattate dai writer, a differenza di quanto attorno (Cabine elettriche, cassette della posta, fermate del bus...) quasi come che ci sia un "religioso" rispetto per le opere di Bonvi.
Seconda tappa: la mostra a Bologna:
Molta attenzione al Bonvi uomo con la riproduzione del suo studio, note sul suo impegno politico, curiosità, personaggi minori....
Quando Bonvi è morto, investito da un auto nel 1995, aveva poco più di cinquantanni.
Come ho io ora.
La sua figlia, Sofia, aveva 11 anni,
Quasi come Caji quando siamo andati a vedere la mostra.
Certo quando si parla di un artista importante come Bonvi pensa a quanto ci poteva ancora dare come strisce e battute...
Ma quanto poteva/doveva dare ai suoi figli, ancora piccoli?
Il post potrebbe/dovrebbe finire così, ma non voglio togliermi la soddisfazione di riprodurre la striscia più geniale delle Sturmtruppen: