Lui: Io sono come sono.
Lei: Cerca di cambiare.
Lui: Sono cambiato.
Lei: Non sei piu' quello di una volta.
Con poche battute, Elio (e le storie tese...) descrivono ciò che manda in crisi tanti rapporti...
Geniale.
Note emotive di un percorso quotidiano ♥ Genti e sentimenti ♦ Comics, cartoon & music ♣ il calcio (come ricostituente) ♠ il sociale (e l’antisociale)
arrivo alla porta; continuano a parlare. Spingo leggermente la porta, per entrare.
Lui, probabilmente d'istinto, spinge per contrastare la mia spinta...
Aumento la forza, lui si volta e mi guarda e lascia la maniglia.
Si spostano? No, nessune dei 3. riesco ad intrufolarmi e raggiungo il bancone. C'e solo un altro ragazzo (di una volta...) e la barista di turno, forse la più oca delle tre.
Sta facendosi bellamente intortare dal tipo. Attendo pazientemente che si avveda di me e riesco ad avere una brioches salata.
Vorrei anche un caffe, ma devo attendere pazientemente che si concluda un altro round di intorto.... (nel frattempo l'arpia e la coppia di mezz'età continuano a discutere sulla porta , alzando il volume...)
Dovrei anche pagare, ma anche qui c'è da attendere pazientemente che lui finisca di magnificare i di lei occhi... … nel frattempo non posso fare a meno di ascoltare quanto si dicono i tre ancora sulla porta.....
riesco a pagare, ora dovrei uscire,ma i 3 sono ancora sull'ingresso principale. Vedo una uscita laterale, mi ci fiondo ,anche perché ho finito i pazientemente...
che fatica prendere un caffe.....
A proposito, di che cosa si discuteva sulla porta? Di come i giovani d'oggi sono maleducati e di come loro sono bravi ad educare i loro figli/nipoti..
FAN-TA-STI-CO!
Qualche giorno fa, in un centro commerciale, in sottofondo, ho sentito una canzone di qualche anno fa, quando ero ancora un giovinastro....
Trattasi (ovviamente) di “Colpa d'Alfredo” di Vasco Rossi; me la canticchiavo mentalmente quando mi è sorta spontanea una riflessione:
Il testo è questo:
Ho perso un'altra occasione buona stasera
E' andata a casa con il negro, la troia!
Mi son distratto un attimo...
Colpa d'Alfredo
Che con i suoi discorsi seri e inopportuni
Mi fa' sciupare tutte le occasioni
E prima o poi lo uccido!... Lo uccido!
E lei invece non ha perso tempo
ha preso subito la palla al balzo
L'ho vista uscire mano nella mano con quell' africano
Che non parla neanche bene l'italiano
Ma si vede che si fa' capire bene quando vuole...
Credo che se OGGI qualcuno scrivesse una canzone con questo testo, sarebbe messo alla gogna, ed esposto al pubblico ludibrio.
Allora, piccolo quiz, oggi come oggi :
□ siamo tutti più buoni
□ siamo tutti più “buonisti”
□ siamo solo un po' più ipocriti
io, la mia idea ce l'ho.......
(… e anche Lucio Dalla credo ci penserebbe due volte prima di scrivere:
Ciao a te e a tuo figlio finocchio …. )
prendo a prestito un frammento di una canzone per introdurre una piccola storia. Piccola ma significativa....
Estate 1938.
Giacinto è un bel bambino di 8 anni, con la leggerezza di un bambino di quell'età.
Il problema più grande è quello di sgaiattolare via per giocare con i suoi amici e amiche in riva al mare, sul litorale abruzzese.
La sua compagna di giochi preferita è una bimba di nome Adria, al punto che la considera la sua fidanzata.
Un bel, anzi un brutto giorno, Adria non viene all'appuntamento a giocare. Così il giorno successivo. Così quello seguente. Giacinto s'inquieta di quell'assenza misteriosa. E' il suo maestro di scherma e violino che lo informa; Adria è partita all'improvviso, con la famiglia, il motivo? Sono ebrei e siamo nel periodo delle leggi razziali...
Dopo qualche settimana, Giacinto viene mandato dal padre da un suo amico, segretario comunale nell'alta savoia, per affinare il francese. Questo amico del padre, rimasto vedovo, si è risposato da poco con la figlia del fornaio. Ha un figlio dal precedente matrimonio che è in età per il servizio militare. Non vuole andare, ha paura di una possibile guerra, Si legge di soldati valdostani disertori.... “ disertori..” Giacinto avverte la paura del giovane.....
Poi, il giovane parte per il servizio di leva e, probabilmente, verrà coinvolto dalla furia della guerra...
Il matrimonio del segretario comunale con la figlia del fornaio non è felice, essi sono buoni in se stessi, ma cattivi l'un l'altro, Giacinto si trova coinvolto in questa situazione di famiglia dove, in certe situazioni, si dà il peggio di se stessi....
Giacinto cresce, passano gli anni, ma non dimentica quanto vissuto in quell'estate del 1938: diritti civili, antimilitarismo, obiezione di coscienza, divorzio....
Giacinto è meglio conosciuto come Marco, Marco Pannella. E condensata in quell'estate di tanti anni fa c'è il suo credo politico, che lo ha portato ad essere il padre spirituale delle più importanti conquiste di libertà individuale degli ultimi 50 anni.
Quanto hanno influenzato la nostra storia Adria, il figlio del segretario comunale, quest'ultimo e la figlia del fornaio, sconosciuti antieroi........
Note
Questo post lo avevo pensato per la festa delle donne dell'8 marzo, in quanto le donne sono le più interessate dallo sviluppo dei dirittti civili dagli anni '60 in poi.
E, nella figura di Adria e della figlia del fornaio, abbracciare tutte le donne.
Purtroppo non ho avuto tempo in quel momento.
Lo recupero adesso anche perchè, in fondo, ogni giorno è buono per rivolgere un pensiero ai diritti civili e alle situazioni delle donne.
ognuno lascia un segno sulle persone più sensibili..
è un frammento di “confusi in un play-back” di Ruggeri – Locasciulli.
buoni in se stessi, ma cattivi l'un l'altro
è un frammento di Trainor, il farmacista tratta da Antologia di Spoon River
La storia è liberamente ispirata da “ biografia di un irregolare “ di Valter Veccelio