prendo a prestito un frammento di una canzone per introdurre una piccola storia. Piccola ma significativa....
Estate 1938.
Giacinto è un bel bambino di 8 anni, con la leggerezza di un bambino di quell'età.
Il problema più grande è quello di sgaiattolare via per giocare con i suoi amici e amiche in riva al mare, sul litorale abruzzese.
La sua compagna di giochi preferita è una bimba di nome Adria, al punto che la considera la sua fidanzata.
Un bel, anzi un brutto giorno, Adria non viene all'appuntamento a giocare. Così il giorno successivo. Così quello seguente. Giacinto s'inquieta di quell'assenza misteriosa. E' il suo maestro di scherma e violino che lo informa; Adria è partita all'improvviso, con la famiglia, il motivo? Sono ebrei e siamo nel periodo delle leggi razziali...
Dopo qualche settimana, Giacinto viene mandato dal padre da un suo amico, segretario comunale nell'alta savoia, per affinare il francese. Questo amico del padre, rimasto vedovo, si è risposato da poco con la figlia del fornaio. Ha un figlio dal precedente matrimonio che è in età per il servizio militare. Non vuole andare, ha paura di una possibile guerra, Si legge di soldati valdostani disertori.... “ disertori..” Giacinto avverte la paura del giovane.....
Poi, il giovane parte per il servizio di leva e, probabilmente, verrà coinvolto dalla furia della guerra...
Il matrimonio del segretario comunale con la figlia del fornaio non è felice, essi sono buoni in se stessi, ma cattivi l'un l'altro, Giacinto si trova coinvolto in questa situazione di famiglia dove, in certe situazioni, si dà il peggio di se stessi....
Giacinto cresce, passano gli anni, ma non dimentica quanto vissuto in quell'estate del 1938: diritti civili, antimilitarismo, obiezione di coscienza, divorzio....
Giacinto è meglio conosciuto come Marco, Marco Pannella. E condensata in quell'estate di tanti anni fa c'è il suo credo politico, che lo ha portato ad essere il padre spirituale delle più importanti conquiste di libertà individuale degli ultimi 50 anni.
Quanto hanno influenzato la nostra storia Adria, il figlio del segretario comunale, quest'ultimo e la figlia del fornaio, sconosciuti antieroi........
Note
Questo post lo avevo pensato per la festa delle donne dell'8 marzo, in quanto le donne sono le più interessate dallo sviluppo dei dirittti civili dagli anni '60 in poi.
E, nella figura di Adria e della figlia del fornaio, abbracciare tutte le donne.
Purtroppo non ho avuto tempo in quel momento.
Lo recupero adesso anche perchè, in fondo, ogni giorno è buono per rivolgere un pensiero ai diritti civili e alle situazioni delle donne.
ognuno lascia un segno sulle persone più sensibili..
è un frammento di “confusi in un play-back” di Ruggeri – Locasciulli.
buoni in se stessi, ma cattivi l'un l'altro
è un frammento di Trainor, il farmacista tratta da Antologia di Spoon River
La storia è liberamente ispirata da “ biografia di un irregolare “ di Valter Veccelio
Forse è stato più bello che tu l'abbia scritto ora e non la festa della donna. Ciao :)
RispondiEliminaQuello che diventa quotidiano spesso lo diamo per scontanto e quando, per qualsiasi motivo, ce lo tolgono, ci manca molto di più di quanto potessimo immaginare...
RispondiEliminaTu sai cosa significano queste parole.... quindi, solo un abbraccio.
Buon fine settimana
@ chitarradanzante
RispondiEliminadavvero?
Le tue parole mi confortano
@ piccolastellina
sono daccordo: le cose più scontate sono le più pericolose da perdere....