domenica 13 gennaio 2013

♠ labile memoria

Ammetto che non ho visto l'avvenimento clou della settimana.
Giovedì sera ho giocato con i miei figli. 
Poi ho sbirciato cosa facevano Berlusconi e Santoro. Solo pochi minuti, stava finendo. Per fortuna.

Sono sufficientemente anziano per ricordarmi degli inizi del Berlusconi politico, si era appena usciti dal ciclone di Mani Pulite, (dove, prima o poi, bisognerà conoscere qualche verità in più...) dove era stata spazzata via un classe politica dirigente, il vecchio Pentapartito (DC-PSI-PSDI-PRI-PLI), e gli ex comunisti si avviavano a stravincere con la "Gioiosa macchina da guerra" di Occhettiana memoria.
Berlusconi ebbe l'intuizione di dare una "casa" agli orfani del pentapartito. E vinse.Nella prima fase del suo impegno politico, uno dei suoi consiglieri più fidati era quel galantuomo di Antonio Martino, ed uno dei suoi alleati più ascoltati era Marco Pannella.
Io, liberale, liberista ( ma, purtroppo, non libertino...) non potevo non guardare con simpatia questa esperienza.
Già due anni dopo, nel 1996, la musica era cambiata; l'alleanza con Pannella rotta,  gli esponenti più liberali e riformisti, emarginati. Il suo partito divento quasi un partito confessionale, molto peggio della DC nel volersi ingraziare la Chiesa, come dimostra la vergognosa legge 40 sulla fecondazione assistita.
E l'involontaria comicità di chiamare il partito con un richiamo alla Libertà (Polo delle Libertà, casa delle Libertà, Popolo delle Libertà...). Ma quali Libertà?  
a me viene sempre in mente la vignetta qui riproposta (tratta da Bad Boy di Frank Miller e Simon Bisley):
"E' strano come la parola Libertà significa sempre dover rinunciare a tutto"

Nell'ultima legislatura ha avuto una fortissima maggioranza, e non ha fatto nessuna riforma degna di questo nome, mandando tutto (letteralmente) a puttane.

Non sono tacciabile di antiberlusconismo atavico, anzi, pur non avendolo mai votato, ho guardato con simpatia (almeno inizialmente) la sua esperienza.
E sono stupito del suo risalire nei sondaggi.
Sembra che una fetta degli italiani abbia quanto meno una memoria labile.
Per usare un eufemismo.
Per conto mio credo che abbiamo già dato.
A sufficienza.

Per chi votare allora?
questa è dura.
c'è mica una domanda di riserva?

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