Chissà, chissà domani
su che cosa metteremo le mani
se si potrà contare ancora le onde del mare
e alzare la testa
non essere così seria, rimani...
E' una vecchia canzone, del 1980, ma mi sembra ancora molto attuale.
A differenza delle generazioni dei miei nonni e dei miei genitori, a noi hanno rubato la sensazione che il futuro sarà migliore, che i nostri figli staranno meglio di noi.
Ma a noi, che abbiamo scelto di essere padri e madri, questo pesa oltremodo.
C'è la speranza che ci guida. Perchè senza la speranza perderebbe senso tutta la nostra vita, non soltanto l'essere genitore.
O meglio : cosa sarà che fa morire a vent'anni anche se vivi fino a cento (sempre per citare Dalla....)
...nascerà e non avrà paura nostro figlio
e chissà come sara lui domani
su quali strade camminerà
cosa avrà nelle sue mani... le sue mani
si muoverà e potrà volare
ruoterà su una stella...
E oggi, con un altro figlio in arrivo, sono pensieri "pesanti".
Quando ho avuto la conferma che la famiglia si sarebbe allargata, mi sono sentito un po' perso, spaventato dalla (nuova) responsabilità a cui si andava incontro.
Soprattutto per questioni anagrafiche. Quando nacque Ajie non mi sentivo "vecchio", ma il pensiero che quando lui compiva 13 anni, io ne avrei avuti 50 mi inquietava...
Con il prossimo nato, ai suoi 13 anni, io sarò vicino ai 60.....
Eppoi ho ricordato che mio nonno materno ha avuto 4 figlie, e quando nacque l'ultima aveva 46 anni e mia nonna 41.
Più o meno come me e Pitulice.
E hanno fatto grandi tutte e quattro le figlie.
E le hanno viste tutte sposarsi.
E hanno goduto della compagnia dei nipoti, hanno visto anche i figli della più giovane diventare adolescenti....
E allora avanti, Adelante, Lopo, con juicio!
... e se è una femmina si chiamerà Futura
Il suo nome detto questa notte
mette già paura
sarà diversa, bella come una stella
sarai tu in miniatura....
No.
Non sarà un femmina.
sarà un altro maschietto......
:) <3
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