domenica 27 gennaio 2013

♥ l'allegra banda

Da quando ho cambiato lavoro, quasi un anno e mezzo fa, vado a mangiare in una mensa, in compagnia del mio capo.
Non ero abituato, nel lavoro precedente mangiavo da solo in una trattoria, ancora prima in un altra trattoria con alcuni colleghi.
Vabbè una mensa è sempre una mensa, non ci si può aspettare chissà quali delizie, è una cucina di quantità più che di qualità.
Ma è il micromondo di varia umanità che ho trovato, con cui scambio 2 parole  che mi incuriosisce, mi diverte, mi fa  passare una buona oretta:
C'è l'impiegato lumacone di mezza età che fa il carino, troppo carino con le colleghe giovani.
C'è un ragazzo che viene dall'ex-Jugoslavia, con 2 occhi color del mare, con un disarmante sorriso pulito, con lo sguardo che diventa cupo quando si parla di Serbia....
C'è la giovane donna di origine tedesca, venuta in Italia per caso, e per caso qui ha trovato l'amore.
E poi c'é Angelo, un artigiano di mezza età con il baffo e lo sguardo da marpione, sempre con la battuta pronta, con una capacità innata di mettere a suo agio colui con cui parla, sia che sia un bambino, o un amico, o una bella donna (preferibilmente quest'ultima...)
E c'è l'attuale compagna di Angelo, una donna minuta, che da giovane doveva essere una che ti giravi a guardarla fino a che non spariva all'orizzonte......

Eppoi c'è l'allegra banda.
Quasi ogni giorno arriva un gruppo di ragazzi disabili, l'allegra banda, appunto.
Anche qui varia umanità: c'è il ragazzo che ciondola la testa, con lo sguardo fisso, c'è un ometto di mezza età che sembra abbia ingoiato un comodino, con le guance rubizze di chi ha abusato per troppo tempo del vino, c'è la signora che mangia sempre da sola, in un tavolo separato dagli altri, c'è un ragazzo alto, un bel ragazzo che sembra sia in un mondo suo, che non è decisamente il nostro; c'è la signora sulla sedia a rotelle ed il sorriso dolce; c'è la bella ragazza ma che fatica terribilmente a camminare; c'è la "sciantosa"  che quando vedete un uomo o un ragazzo che mangia da solo, si avvicina e comincia ad atteggiarsi, finchè viene uno degli operatori che li accompagnano e la riporta all'ordine....
Già. Gli operatori della comunità che seguono questi ragazzi. Un po' uomini e donne e un po' angeli; grandi sorrisi, gesti lenti e misurati, mai una parola fuori posto.
A volte indugio nell'osservare quell'allegra banda.
Ammiro chi si prende cura di questa allegra banda.
Hanno un cuore grande. Molto grande.
Molto più grande del mio.
Che, a fatica, contiene solo la mia famiglia..... 



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