Note emotive di un percorso quotidiano ♥ Genti e sentimenti ♦ Comics, cartoon & music ♣ il calcio (come ricostituente) ♠ il sociale (e l’antisociale)
lunedì 30 maggio 2011
♣ La cultura della sconfitta.
Il Barcellona ha vinto. Lo United ha perso; forse ancora di più di quanto indichi il punteggio.
Non sono deluso, non sono arrabbiato.
Ho ripensato ad un incontro con Julio Velasco, in cui ci spiegava la cultura della sconfitta:
Si va in campo per vincere, sempre e comunque, con la determinazione feroce (gli occhi della tigre).
Ma poi capita di trovare un avversario più forte. Che ti batte. Capita.
Se hai dato tutto quello che avevi, devi accettare serenamente la sconfitta.
Per poi rimettersi a testa bassa a lavorare, per migliorare, per cercare di vincere la prossima volta.
Senza polemiche, senza scuse, senza se e senza ma.
E questo è un atteggiamento, un insegnamento che va oltre ai confini dello sport.
mercoledì 25 maggio 2011
100
se non ho sbagliato clamorosamente, questo è il centesimo post.
soddisfatto di questo, sicuramente.
Ce ne sono stati dei belli, qualcuno anche emozionante. ce ne sono stati dei bruttini.
Ce ne son stati alcuni che pensavo piacessero, e così non è stato; altri invece li avevo sottovalutati....
...un po' come la vita...
esattamente la metà avevano come matrice il ♥ , segno di quanto ho voglia ancora di emozionarmi e di condividere queste emozioni.
Ho parlato un pochino di politica, un po di più di musica.
qualche digressione sportiva me la sono concessa, cercando anche qui di raccontare piccole storie che ritenevo uscissero dal semplice fatto sportivo, che potevano interessare anche a chi non ama lo sport.
Ho parlato pochissimo di mia moglie, più per rispettare il suo essere riservata che per disinteresse.
non ho parlato praticamente mai di fumetti, un aspetto importante del mio mondo.
Ho avuto la fortuna di avere l'interesse e i commenti di persone splendide, alcune sono rimaste, alcune si sono perse...
...un po' come la vita...
Grazie a tutti.
a domani.
lunedì 23 maggio 2011
♣ emozioni da oltremanica
il calcio inglese sa ancora raccontare storie che sanno commuovere.
Qui sopra L'allenatore Holloway e i giocatori del Blackpool, dopo una parttia bellisssima, retrocedono alla serie inferiore (la championship) vanno ad applaudire i loro tifosi, che li hanno sostenuti per tutta questa partita, e per tutta la stagione..
Holloway accenna anche un inchino di ringraziamento. Ma sono i tifosi a ringraziare lui, che per un anno hanno sognato, assaporando la massima divisione inglese...
La seconda immagine commovente è stata la preparazione alla premiazione dello United per la vttoria del campionato: il trofeo e le medaglie sono state portate al centro del campo da tre reduci di guerra, pluriferiti, di cui uno, che,per lo scoppio di una mina, ha perso entrambe le gambe e un occhio.
un ingresso al campo molto toccante, per sfortunati eroi del nostro tempo.
spero di trovare la foto.
sono riuscito a recuperare una immagine dei soldati che portano i trofei...
Non è un gran che come qualità, purtroppo.Ma l'applauso che li ha accompagnati nel loro percorso è stato qualcosa di toccante.
due lezioni di sportività, di umanità che ini italia non esistono.
per questo ( e altro ancora) io amo il calcio inglese.
venerdì 20 maggio 2011
♥ SGRUNT!
E non è neanche che, dopo le disavventure stradali dovute al Giro d'Italia, oggi abbiamo avuto l'epilogo: ho avuto davanti a me tutti i mezzi di locomozione più fantasiosi con un unica caratteristica comune: lentissimi.
Mancava solo dovessi sorpassare il carrettino dei gelati....
Ma non è neanche questo che mi fa dire sgrunt!
E' che, con sommo divertimento di Pitulice, oggi si è aggiunta un'altra perla alla catena di equivoci dovuta alla (apparente) differentza di età tra me e Pitulice: sono solo 4 anni ma sembrano almeno 15....
In prima battuta, la sensazione che traspariva dai medici è che ero il nonno che accompagnava figlia e nipote.
Poi Pitulice ha rimarcato che io ero il papà, quindi si è virato sull'uomo di mezz'età che ha una seconda moglie straniera, per inseguire gioventù fuggita.
Nulla di tutto ciò.
Colpa di precoce calvizie e precoce incanutirsi del capello.
Ora le possibilità sono due: tingerli oppure tagliarli cortissimi.
Io non ho dubbi sul da farsi.
♠ riflessioni davanti ad un caffè
Ho avuto l’occasione di rfletterci, davanti ad un caffè , in compagnia di un mio cliente ( forse più amico che cliente…)
Siamo più o meno coetanei, quindi non troppo distanti dai cinquantenni descritti nell’articolo. Il nostro settore è in crisi, una crisi di cui non si vede il fondo.
Lui ha dei figli più grandi dei miei, tra poco si affacceranno al mondo del lavoro.
“Lavoro”? ce ne fosse!
E abbiamo ripensato a 25 anni fa, quando noi abbiamo iniziato a lavorare. Nella nostra zona c’era una disoccupazione pari a zero; se non lavoravi voleva dire che non volevi…
Oggi? Mia moglie ha incominciato a cercare lavoro una volta avuti entrambi i piccoli alla materna. Un calvario….
Sarà che eravamo più giovani, ma la sensazione è che fosse più semplice vivere qualche anno fa. Il (presunto) progresso invece di alleviarci la vita ce l’ha complicata. All’alba della diffusione dei computer, si favoleggiava che, con il lavoro svolto da essi, avremmo potuto lavorare solo 4-6 ore al giorno….
Non mi sembra che sia proprio andata così!
Ci hanno rubato la fiducia nel domani.
E questo non possiamo perdonarglielo.
.. comunque quando si pensa con nostalgia al ieri, si sta invecchiando.
Quanto meno di spirito.
giovedì 19 maggio 2011
♣ il giro d’Italia
… però che bello il giro d’Italia…
ricordo la prima volta che l’ho visto. Avrò avuto 6 o 7 anni, passava vicino alla nostra scuola. Ci misero tutti sul bordo della strada e noi, piccoli cuccioli salutavamo con la manina quegli energumeni sbuffanti sulle biciclette ancora simili alle nostre…
… però che bello il giro d’Italia….
… mi ricorda le biglie di plastica, (strumento di interminabili gare sulla spiaggia, sulle piste fatte con il culo del più piccolo, trascinato per le gambe) con all’interno le immagini dei ciclisti: Gimondi, Merckx, Panizza….
… però che bello il giro d’Italia…
.. stanno ripulendo le aiuole, stanno rifacendo gli asfalti, rifacendo le righe….
…. Guarda cosa ci voleva….. Però:
Sabato mi hanno fatto fare mezz’ora di fila per poi dirmi che la strada era bloccata e dovevo tornare indietro
Lunedì mi sono trovato nel mezzo di un altro cantiere e ho dovuto esplorare scorci di romagna che voi umani non potete immaginare per trovare la via di casa.
Ieri ho rischiato di arrivare tardi dal prendere i cuccioli da scuola per un altro cantiere di rifacimento asfalto.
Oggi ho bypassato tutto, utilizzando solo l’autostrada.
Domani è il gran giorno. La carovana del giro passera proprio a 30 metri da dove lavoro e farà tutto il percorso che normalmente faccio io per tornare a casa, proprio nell’orario che io devo spostarmi…. Devo inventarmi qualcosa…
Però che palle questo giro d’Italia!
♠ abbiamo perso un’altra buona occasione
Era una buona occasione per chi non è di sinistra, ma non può riconoscesi in quel circo che è ormai diventata la destra in Italia.
Era (è? ) un’opportunità interessante, guidata da un politico come Fini, che, con tutti i difetti che può avere, partendo dal retroterra culturale che aveva, è arrivato all’appoggiare il referendum abrogativo della (vergognosa) legge 40 sulla (non) fecondazione assistita.
E insieme a lui un manipolo di persone degne di fiducia, tra gli altri Chiara Moroni, figlia di Sergio, vittima di Mani Pulite, Luca Barbareschi, Benedetto Della Vedova (che seguo dai tempi della militanza Radicale), Barbara Contini, l’avvocato Giulia Buongiorno, Francesca Scopeliti (compagna di Enzo Tortora )….
Vabbè, poi c’era anche Italo Bocchino, uno che ha l’abitudine di essere più realista del Re, uno che ai tempi della polemica Sky-governo sull’IVA dal 10 al 20% se ne usci con la frase che Sky era un lusso per benestanti…. (io ho Sky, mi costa, mensilmente, meno di una cena in trattoria con tutta la famiglia; io non vado al ristorante. Ma ho Sky, non sapevo di essere ricco….)
E oggi deve essere in prima fila a denigrare gli avversari del capo…
Ho sperato in loro.
Ma si stanno disperdendo in piccole liti di bottega, anche loro.
Sì, abbiamo perso una buona occasione.
mercoledì 18 maggio 2011
♦ oggi.....
a stare zitti
se non si ha niente da dire.
-Madonna disperazione - Lucio Dalla
lunedì 16 maggio 2011
♣ 19 !
voglio festeggiare il titolo conquistato dal Manchester United.
E' il 19esimo, che ci porta ad essere la squadra più titolata d'Inghilterra, superando il Liverpool, fermo a 18 titoli da tempo immemore.
Come sono 19 gli anni che seguo assiduamente il calcio inglese.
Prossimo appuntamento, il 28 p.v., dove nella meravigliosa cornice di Wembley, ci si giocherà la Champions League con il Barcellona.
Evviva.
precisazione: a causa di persone maliziose, ho sostituito c.m. con p.v.
sabato 14 maggio 2011
♥ Il ritratto di Dorian Gray
Circa 10 anni fa ho conosciuto quella che sarebbe diventata mia moglie.
Lei, molto carina e minuta, dimostrava qualche anno in meno dei suoi 29.
Io, invece ho sempre dimostrato qualche anno in più dei miei.
Se da ragazzino mi dava un tono, se da giovan tecnico di cantiere mi dava autorevolezza, nel tempo, ha portato qualche divertente situazione.
Ieri sera Pitulice si lamentava del fatto che tra poco compierà 40 anni, però è contenta del fatto che tutti pensano che ne abbia almeno 10 di meno.
Poi, sorridendo maliziosa, mi guarda e mi dice: - non come te, che ne dimostri almeno 10 di più... -
Ha ragione, l'altro giorno sono andato a prendere un vetro, da un mio coetaneo.
Lui tutti i suoi capelli e castani. Io, quei pochi che sono rimasti, sono brizzolati (per usare un eufemismo...)
E allora quel malizioso sorriso mi ha fatto venire un sospetto:
E se i segni del tempo di entrambi si abbattessero tutti si di me ?
E se c'era una piccola clausola, che non ho letto bene?
E se io fossi il suo personale ritratto (alla Dorian Gray)?
venerdì 13 maggio 2011
♥ Vittorio, un uomo che amava la vita.
Mi fermo allo stop; come tutti i giorni. Sulla mia sinistra, un muro con i manifesti funebri. Non lo guardo mai. Oggi però gli butto un occhio.
Vedo un nome: Vittorio. Leggo velocemente il resto. E' lui. E' Big Victor....
Vittorio era un uomo che amava la vita, forse anche un po' più del lecito, qualche donnina di troppo, un po' troppi soldi perduti alle carte. Ma era un cuore d'oro, straordinario compagno di cene, attore dilettante in una compagnia dialettale.
E' morto all'improvviso, ed è meglio così per un uomo che amva la vita come lui..
Lo conoscevo da sempre, aveva un figlio mio coetaneo. Frequentava il bar dove da ventenni ci incontravamo; così lontano come età così vicino come spirito.Quando facemmo la squadra di calcio amatoriale, era il nostro primo tifoso, seguendoci in tutti i campi della bassa romagna.
E fu inevitabile, quando organizzammo la partecipazione ad un torneo di calcio a Praga, di invitarlo a venire con noi.
Accettò con entusiamo, e fu uno spettacolo averlo con noi. Poi alcuni guai ebbero il sopravvento, noi si cambiò bar e quindi ci si vide di meno....
Ma nel mio cuore ho l'ammirazione per quest'uomo che ha assaporato al vita, a differenza di me che, (troppo) spesso, ho attraversato la mia in punta di piedi...
Voglio ricordarlo con un sorriso:
Durante il viaggio verso Praga, a pochi Km dalla meta, il nostro autobus si guasta.
Dopo poco arriva la polizia Cecoslovacca (era ancora unita). L'ideale sarebbe farsi accompagnare nella loro caserma per telefonare all'albergo, e, con l'aiuto dell'interprete, cercare di risolvere il problema.
Cerchiamo di spiegare ai poliziotti la nostra idea in italiano, in inglese, con i gesti, qualche parola di francese o tedesco. Niente. Il poliziotto ci guarda confuso.
A quel punto, Vittorione si avvicina, mette una mano sulla spalla, lo guarda e gli dice, scandendo bene le parole:
“ me e te, a tulè la tu machina, e andè in caserma a telefunea in alberg..” in perfetto dialetto romagnolo.
Il poliziotto si apre in un sorriso, annuisce con la testa e invita Vittorio a salire in macchina con lui.
Ah! potenza di sapere le lingue....
giovedì 12 maggio 2011
♥ quindici righe
Non tornerà, non tornerà
non mi ha certo detto parole di speranza,
forse nemmeno si ricorderà
di un cielo, di una coperta e una stanza.
E quando le anime le lasci da sole
si mettono a fare rumore.
E la notte si allunga e non finisce mai,
e di giorno vorresti dormire,
e diventa il tuo letto una sala s'aspetto
di un treno che non può arrivare.
Nemmeno stasera ti chiama;
per forza, lei non chiamerà più.
Ma quando una donna non ti ama
sta vendicando un'altra
che non hai amato tu
E. Ruggeri
Per un amico.
sperando la legga.
e che ci rifletta.
mercoledì 11 maggio 2011
♥⁄♣ storie di donne, storie di uomini
Vedete questa coppia di maturi signori?
Lui è Alex Ferguson, anzi Sir Alex Ferguson, che da 25 anni allena una delle squadre di calcio più importanti di Inghilterra e del mondo: il Manchester United.
Uomo tosto, ha portato la sua squadra a vincere tutto quello che si poteva vincere, grazie anche al suo leggendario “hair dryer treatment” ovvero urli in faccia, a pochi centimetri dal naso tra il primo e il secondo tempo delle partite, se le cose non vanno come dovrebbero…. Urli che, appunto, potrebbero asciugare i capelli…
Questo signore avrebbe una collezione di trofei che farebbero impallidire chiunque:
14 (a giorni 15..) campionati nazionali, 14 coppe nazionali (divisi tra Scozia e Inghilterra), 6 coppe europee e 2 coppe mondiali… più svariati riconoscimenti personali…
Ma non troverete nulla di tutto ciò nell’abitazione dei signori Ferguson.
Questo perché la signora Cathy (con lui nella foto) gli ha proibito di portare qualunque cosa riguardi il calcio a casa, foss’anche un semplice libro…..
Già qualche anno fa, Ferguson dovette rinunciare a dirigere la sua squadra in un amichevole estiva in quanto doveva aiutare la moglie per un trasloco…..
E’ proprio vero che ogni capo ha a sua volta un capo…..
Comunque, dopo questa notizia, affronto con più serenità le richieste della mia dolce metà: se ubbidisce Ferguson a sua moglie, perché mi dovrei ribellare io?
martedì 10 maggio 2011
♥ blue hat for a blue day
Nel senso più deleterio del termine.
Mancava solo che piovesse.
Ma nel mio animo fulmini tuoni e tempeste ci sono stati.
E rabbia.
E la sensazione di dover rincorrere tutto e tutti.
E la necessità di farsi concavo o convesso a seconda delle situazioni.
E la fatica di incastrare tutto e di far quadrare le esigenze di altri.
E sentirsi un po’ costretto nel ruolo professionale, di papà, di marito.
Tre aspetti sullo stesso piano….
Appunto.
In fila per tre:
Edo, ma quanta ne sai
lunedì 9 maggio 2011
♥ FIGHETTI
guarda questo, marrone. Provalo, dai!
....No, mi sembra un po' troppo largo,
provane uno un po' più stretto...
Sì, bene....
girati, fammi vedere come ti sta dietro...
... Perfetto!
mammma, dai, compra questo! "
Così il nostro cucciolo Ajie, sei anni e mezzo, mentre accompagnava la sua mamma in un negozio di abbigliamento.
Pitulice ha deciso che, d'ora in poi, si farà accompagnare da lui.
Io, sentitamente, ringrazio.
sabato 7 maggio 2011
venerdì 6 maggio 2011
♠ disoccupazione.....
"La nomina di 9 nuovi sottosegretari da parte del governo, è stato il primo, serio, provvedimento di Berlusconi per contrastare la disoccupazione...."
GRANDIOSA!
♦ Légion étrangère
Incastrata tra il Royal Wedding e la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, sabato 30 c'era una commemorazione che a me piace ricordare: la Legione Straniera ha la sua ricorrenza più importante.
Credo che nessun corpo militare d'elite ha il fascino della Legione Straniera, nessuno ha ispirato altrettanti libri, film, fumetti, pensieri come la Legione.
Probabilmente è dovuto alle sue caratteristiche peculiari, la principale è sicuramente quella di potersi arruolare con un nome falso, per dare un taglio netto con un passato che, a volte può non essere edificante.... E qui c'è da sfatare un mito. Non è vero che la Legione accetti chiunque. Chi si è macchiato di delitti particolarmente efferati non viene accettato nella Legione
E questo è l'ambientazione ideale per chi vuole spaziare con la fantasia....
Ma ce ne sono altre che mi hanno incuriosito:
Il corpo è stato creato nel 1831 da Re Luigi Filippo per inquadrare i volontari stranieri a servizio della Francia in Algeria, i suoi effettivi sono sostanzialmente tutti stranieri (anche se non è vietato l'arruolamento ai francesi...), mentre gli ufficiali sono per la quasi totalità provenienti dall'esercito francese.
Per anni gli è stato sostanzialmente precluso il suolo francese ed infatti era stanziati nei quattro angoli del globo, poi con la perdita delle colonie il grosso della Legione è stanziato in Francia, mentre alcuni reparti sono distaccati in sud america (nella Guyana Francese), a Gibuti e a Mayotte, piccolo arcipelago vicino al Madagascar.
Stranamente la Legione non ha una storia di grandi vittorie, piuttosto ha una storia costellata da grandi sconfitte ma di grande onore, anche perché alla Legione toccavano sempre i lavori sporchi o disperati....
Anche la loro ricorrenza, del 30 aprile, non ricorda l'atto di costituzione o una grande vittoria, ma una sconfitta, in Messico, presso la fattoria di Camerone.
Qui una sessantina di legionari, comandati da cap. Danjou, asserragliati in una fattoria, tennero testa per undici ore a 2000 soldati messicani, uccidendone circa 300 e ferendone altrettanti. Gli ultimi tre, finite le munizioni, partirono all'attacco con le baionette innestate. Gli fu intimato di arrendersi. Lo fecero. A patto che fossero raccolti i loro feriti e gli fossero lasciate le armi. Colpiti da tanto coraggio fu loro risparmiata la vita e lasciato l'onore delle armi.
Il capitan Danjou fu tra i caduti; mancante della mano destra, ne aveva una in legno.
La protesi in legno del cap. Danjou è il cimelio più importante della Legione ed il più grande onore è avere la possibilità di “portarla” nel giorno della commemorazione di Camerone.
il cap. Danjou e la sua mano in legno, il cimelio più importante della legione.
La Legione è stato anche il naturale sbocco dei vinti, è stato così con soldati tedeschi dopo la seconda guerra mondiale, è stato così dopo la fine della guerra fredda con militi dell'est europa, andando ancora indietro nel tempo, prima ci fu un ondata di antifascisti fuggiti e poi un ondata di fascisti sconfitti….
Per tutti loro vale una bella citazione che mi sembra descriva bene lo spirito della legione:
La Legione è un ordine militare essenzialmente creato per i disperati: la patria di chi non ha più patria, degli sradicati, di chi non sa dove andare, di coloro che avendo tutto perduto mettono in comune la sola cosa che ancora possiedono: la vita