venerdì 6 maggio 2011

♦ Légion étrangère


Incastrata tra il Royal Wedding e la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, sabato 30 c'era una commemorazione che a me piace ricordare:  la Legione Straniera ha la sua ricorrenza più importante.

 
Credo che nessun corpo militare d'elite ha il fascino della Legione Straniera, nessuno ha ispirato altrettanti libri, film, fumetti, pensieri come la Legione.
Probabilmente è dovuto alle sue caratteristiche peculiari, la principale è sicuramente quella di potersi arruolare con un nome falso, per dare un taglio netto con un passato che, a volte può non essere edificante.... E qui c'è da sfatare un mito. Non è vero che la Legione accetti chiunque. Chi si è macchiato di  delitti particolarmente efferati non viene accettato nella Legione
E questo è l'ambientazione ideale per chi vuole spaziare con la fantasia....
Ma ce ne sono altre che mi hanno incuriosito:
Il corpo è stato creato nel 1831 da Re Luigi Filippo per inquadrare i volontari stranieri a servizio della Francia in Algeria, i suoi effettivi sono sostanzialmente tutti stranieri (anche se non è vietato l'arruolamento ai francesi...), mentre gli ufficiali sono per la quasi totalità provenienti dall'esercito francese.
Per anni gli è stato sostanzialmente precluso il suolo francese ed infatti era stanziati nei quattro angoli del globo, poi con la perdita delle colonie il grosso della Legione è stanziato in Francia, mentre alcuni reparti sono distaccati in sud america (nella Guyana Francese), a Gibuti e a Mayotte, piccolo arcipelago vicino al Madagascar.
Stranamente la Legione non ha una storia di grandi vittorie, piuttosto ha una storia costellata da grandi sconfitte ma di grande onore, anche perché alla Legione toccavano sempre i lavori sporchi o disperati....
Anche la loro ricorrenza, del 30 aprile, non ricorda l'atto di costituzione o una grande vittoria, ma una sconfitta, in Messico, presso la fattoria di Camerone.
Qui una sessantina di legionari, comandati da cap. Danjou, asserragliati in una fattoria, tennero testa per undici ore  a  2000 soldati messicani, uccidendone circa 300 e ferendone altrettanti. Gli ultimi tre, finite le munizioni, partirono all'attacco con le baionette innestate. Gli fu intimato di arrendersi. Lo fecero. A patto   che fossero raccolti i loro feriti e gli fossero lasciate le armi.  Colpiti da tanto coraggio fu loro risparmiata la vita e lasciato l'onore delle armi.
Il capitan Danjou fu tra i caduti; mancante della mano destra, ne aveva una in legno.
La protesi in legno del cap. Danjou è il cimelio più importante della Legione ed il più grande onore è avere la possibilità di “portarla” nel giorno della commemorazione di Camerone.

 
il cap. Danjou e la sua mano in legno, il cimelio più importante della legione.
 
La Legione è stato anche il naturale sbocco dei vinti, è stato così con soldati tedeschi dopo la seconda guerra mondiale, è stato così dopo la fine della guerra fredda con militi dell'est europa, andando ancora indietro nel tempo, prima ci fu un ondata di antifascisti fuggiti e poi un ondata di fascisti sconfitti….
Per tutti loro vale una bella citazione che mi sembra descriva bene lo spirito della legione:
La Legione è un ordine militare essenzialmente creato per i disperati: la patria di chi non ha più patria, degli sradicati, di chi non sa dove andare, di coloro che avendo tutto perduto mettono in comune la sola cosa che ancora possiedono: la vita

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