mercoledì 26 gennaio 2011

♣ i mandarini e il mago


Ieri sera sono rimasto incollato alla TV per una partita di campionato di calcio inglese. Non è mia abitudine commentare singole partite sul blog, ma questa mi ha scaldato il cuore, mi ha emozionato, per cui ve ne parlo.

Innazitutto l'avversario del “mio” Manchester United: il Blackpool. Il Blackpool è una squadra storica, che ha avuto il suo momento migliore negli anni '50, dove il suo giocatore era sir Stanley Matthews(*). Negli ultimi anni, un giovane, brillante allenatore, Ian Holloway, l'ha riportata ai vecchi fasti ritornando, in questa stagione, in premier League.



E poi lo stadio, Bloomfield Road, un piccolo gioiellino da soli 16000 posti, con il pubblico quasi sul campo, tanti bambini allo stadio, insomma una bella cornice, come solo l'Inghilterra sa regalare....



E quindi la partita. Sembra l'ennesima riedizione di Davide contro Golia che, spesso, la terra di albione ci regala. I Tangerines (mandarini), nickname dei giocatori del Blackpool, sono meritatamente in vantaggio per 2-0 alla fine del primo tempo.
Bella squadra il Blackpool, messa bene in campo, giustamente motivata. Non ci ha capito molto invece lo United.
Invece nel scondo tempo tutto cambia. Nello United entra in campo Giggs,
il mago gallese.
Questo ragazzo di 37 anni e spiccioli, lotta, corre, impreca, dirige, prende per mano lo United e si comincia a risalire la china.
Il mago gallese incomincia a sbucciare tutti i “mandarini”. A metà del secondo tempo, nel giro di qualche minuto il pareggio è cosa fatta: 2-2. Il gol del pareggio è meraviglioso, Rinvio del portiere, controllo e lancio millimetrico di Giggs, Hernandez solo davanti al portiere; Gol.



Per il Blackpool è finita. E' stanco, ferito. E lo United in queste situazioni si esalta, diventa feroce come uno squalo che sente il sangue della vittima predestinata...



E infatti, a pochi minuti dalla fine, colpisce.



Risultato finale: Blackpool 2 – Manchester United 3. Lo United non molla mai. Fino alla fine.
E anche noi non dovremmo mollare mai. Fino alla fine.



Di seguito gli highlights del match. Purtroppo non si apprezza il gesto di Giggs, ma ci sono delle belle immagini dei bimbi, del pubblico. Merita solo per questo:






(clicca per vedere....)



(*) sir Stanley Matthews meriterebbe un post solo per lui. Nato nel 1915 è considerato una della ali destre più forte di tutti i tempi. Nonostante la sua carriera fosse interrotta dalla seconda guerra mondiale, ebbe tutto il modo di rifarsi. Giocò nella nazionale inglese fino a 42 anni (record imbattuto), Fu premiato con il pallone d'oro (come miglior giocatore continentale) nel 1956, a 41 anni. Giocò l'ultima partita nella massima divisione inglese a 50 anni compiuti ( altro record imbattuto...).
Curiosamente, nonostante la lunga carriera, vinse un solo trofeo di club: la Coppa d'Inghilterra del 1953. Dopo aver perso in finale nel 1948 e nel 1951, Matthews la vinse nel 53 con una prestazione straordinaria portando il Blackpool a vincere 4-3 (contro il Bolton) dopo che stava perdendo 1-3 ! Tutta l'Inghilterra faceva il tifo per lui....



 

3 commenti:

  1. E tutta l'Inghilterra e non solo era per i Tangerines ieri (compresi i nostri amici-gufi di ITB...),ma lo United non molla mai appunto,come hai ben detto.Cosa che dovrebbe fare effettivamente ognuno di noi nella vita di tutti i giorni.Non arrendersi mai e aver fiducia nelle proprie possibilità anche quando tuttto può sembrare perduto.Ieri i ragazzi hanno sofferto per 45',hanno giocato tutto il resto del match nella metàcampo arancione,ma non hanno raccolto frutti per buona parte del 2° tempo.Nonostante questo hanno continuato a fare il loro gioco,senza isterismi da squadra che si vede sfuggire l'imbattibilità e i 3 p.ti e ha il tempo che rema contro.Hanno tenuto la calma,la pazienza è stata premiata,e poco importa se da ieri saremo un po' più antipatici a tutti.
    Grazie al Welsh Wizard,grazie a Berbatov e a Hernandez,uno degli acquisti più azzecati degli ultimi anni che si è inserito a meraviglia subito.
    Sabato altra battaglia si prospetta al St.Mary's.


    P.S.Ti prego,non chiamarmi l'FA Cup ''Coppa d'Inghilterra'',chè perde davvero tanto a chiamarla così,all'italiana!


    MAN U fan

    RispondiElimina
  2. Come tu già sai, io di sport ci capisco zero, ma leggere i tuoi post, mi appassiona sempre... forse perchè si sente che è vera passione la tua. Bello! Grazie!

    RispondiElimina
  3. @ Man U fan 

    Chiedo venia, mi è scappato....
    ( Ma lo faccio un po per agevolare gli altri lettori)
    Come vedi abbiamo un po interessato SAMOTHES...

    @ SAMOTHES

    Guarda, è il più bel complimento che mi potevi fare.
    Essere riuscito a incuriosire e, perché no, emozionare una persona che non si interessa di sport con un post sul calcio era esattamente la mia speranza.
    Questo è un blog dove cerco di trasmettere (e ricordare) piccole emozioni quotidiane, che sono quelle che ci salvano (spesso).
    E tra le cose che mi sanno emozionare c'è anche lo sport.
    solo a volte però.
    E il calcio inglese in questo è unico.
    E' passione. E' sentimento. E la sportività nei confronti dell'avversario.
    E' la squadra sconfitta da un avversario più forte, ma che ha dato tutto, che esce dal campo tra gli applausi del suo pubblico.
    E il cercare di vincere perchè sei più forte e non perchè sei più furbo....
    E sono tante storie,  che cercherò di raccontare.

    Grazie ancora delle belle parole. 

    RispondiElimina