Note emotive di un percorso quotidiano ♥ Genti e sentimenti ♦ Comics, cartoon & music ♣ il calcio (come ricostituente) ♠ il sociale (e l’antisociale)
giovedì 9 giugno 2011
♥ piccoli momenti di serenità
ogni tanto ho bisogno di piccoli momenti di silenzio.
E di buio.
Amo la sera, come adesso.
Esco a fare un giro attorno a casa, per vedere se tutto è a posto.
la "nostra" famiglia di rondini dorme.. (a proposito, covata record, 5 pulcini!) i piccoli, sazi, non pigolano più.
le rondini adulte, dormono stanche dell'incesssante viavai per sfamare le 5 bocche voraci.
accendo la luce solo un secondo per vedere che non ci siano altri animali nel garage.
sento un rumore tra i cespugli, probabilmente un riccio, mi allontano per non disturbarlo.
Passo vicino alla legnaia dei miei, sento la gatta che miagola. porella, neanche lei ha libertà con i miei....
C'e' un bel silenzio. solo il rumore lontano di auto sulla statale. Ma basta un grillo, o un uccello lontano per sovrastarne il rumore.
scruto il cielo, non ci sono stelle, è nuvoloso.
Ma ci sono le lucciole. tante. è ancora uno spettacolo misterioso per me. Affascinante.
Anche per i miei cuccioli. aspettano il fine settimana, per poter stare alzati un po di più, spostano un comodino sotto la finestra, spengono la luce e le osservano in silenzio.
Ci sono le lucciole. Qualche sera fa c'era un compagno di scuola di Ajie con i genitori, il papà sembrava fosse tornato bambino, gli occhi gli brillavano nel vedere le lucciole....
Rientro in casa
Pitulice e i cuccioli dormono.
anche in casa c'è silenzio.
Si respira serenità
E allora è il momento ideale per essere lopo e raccontare qualcosa...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ogni tanto la solitudine nel silenzio ci sta e poi se è in mezzo alla natura tanto meglio!
RispondiEliminaAnche io qualche settimana fa ho visto le prime lucciole dell'anno, sulla ciclabile, in un punto dove passa in campagna, non posso che darti ragione, son sempre uno spettacolo da vedere!
la notte per noi genitori e' uno dei soli momenti in cui si fanno vagare i pensieri liberi... e' magica di per se,
RispondiEliminaDevi vivere in un bel posto, le rondini, il riccio, le lucciole (io le ho viste solo nei documentari....devono essere belle dal vivo :) ) ... vedi io potrei solo raccontare dei fenicotteri che transitano in volo alle dieci di notte, son tanto belli da vedere ma hanno una voce roca e sguaiata, starnazzano tra loro come se avessero venticinquemila cose da dirsi, forse lo fanno davvero.
la gatta dei tuoi mi ha colpito... ma i tuoi sono iperprotettivi anche con la gatta?
@ LadySmith
RispondiEliminavero, le lucciole sono uno spettacolo.
E come tante cose belle, non dura molto.
E questo le fa ancora più preziose.
@ mammaoggilavora
mi spiace che tu non abbia mai goduto dello spettacolo delle lucciole.
Sì, vivo in un bel posto, il mio angolo di paradiso; pensa che quando esco la mattina sento solo il cantare degli uccellini....
La gatta dei miei: I miei non riescono ad avere rapporti "normali" ; oscillano tra l'essere iperprotettivi e l'essere indifferenti.
Considera che quella gatta è con loro dal 1994 e avrà dormito fuori 3o 4 notti in tutto (ero solo io a casa...)
Con me si oscillava tra il proibirmi tutto cio che poteva essere pericoloso (come andare a bere una birretta con gli amici poco prima dell'esame di maturità.... ) e l'indifferenza di quello che erano i miei interessi ( ho fatto parte per anni di una squadra di calcio, non mi hanno MAI chiesto come era andata...)
Non bisogna mai trattenere le parole, quando loro stesse voglio diventare vita pura.
RispondiEliminail tuo rapporto coi genitori mi ricorda il mio con mio padre, anche se lui pretendeva anche iL MEGLIO in ogni attività, soprattutto nelle scolastiche, se portavo a casa un bel voto non era mai contento, se ne usciva dicendo che potevo fare di meglio.
RispondiEliminaL'ho odiato per anni e ora che non vivo più a casa dei miei finalmente riusciamo ad avere un rapporto normale.. Era ora!
La cosa che mi sconcerta di quello che racconti é che allora l'essere iperprotettivi dei tuoi era solo una questione di possesso, non di interesse per quello che eri, per quello che provavi. Come per la gatta.
RispondiEliminaCapisco come s'era costruito il muro.
Per me la cosa era un pò diversa, e anche il mio muro :) Erano iperprotettivi, e mi spingevano incondizionatamente verso quello che per loro era il migliore futuro possibile. Sono stata brava a scuola, un pò come dice LadySmith, una piccola bestia da concorso, ma non era il fatto di essere incontentabili che mi teneva sul filo, loro erano contenti e mostravano la loro approvazione.
Ma era quello appunto, il fatto che fossi dressata alla ricerca della loro approvazione perché non avevo altre sorgenti d'appagamento, il fatto di tralasciare attività che magari a me piacevano ma non sembravano suscitare il loro interesse, salvo per lo sport in cui ogni accenno di competitività proposto da mio padre cantava il requiem di quella attività... in quel senso c'é voluto molto lavoro su me stessa e un'età adulta per imparare a dire di no, ad esprimere il no davanti a loro, anche contro il loro parere. Insomma, a far di testa mia.
Hai centrato il punto.
RispondiEliminase vuoi leggere qualche riflessione sul rapporto con mio padre, lo trovi qui.
comunque grazie per l'attenzione!
@ LadySmith
RispondiEliminaScusa! mi era sfuggito il tuo commento!
Anch'io ho avuto un miglioramento nel rapporto con i miei, quando sono andato a vivere da solo.
Ma poi quando ho cominciato a costruire un nucleo famigliare mio, le cose sono peggiorate un po'....
Mi auguro non sia così per te!