venerdì 24 giugno 2011

♥ appunti sparsi di un giorno strano

Erano giorni che a casa di lopo c’era una tensione palpabile. Dopo due anni di attesa Pitulice torna ai suoi amati boschi, portando con se i cuccioli.
La voglia di divorare i giorni, la necessità di preparare i bagagli,  la stanchezza accumulata: Pitulice non era proprio docile…
Ajie non vede l’ora di andare al fiume a giocare con i sassi. L’ha anche disegnato in uno dei suoi ultimi lavori a scuola….
Cajii, invece non ricorda nulla della Romania. E’ curioso, impaziente; ogni giorno, quando si sveglia, chiede:
- Oggi andiamo da mamaie?   (mamaie è, in rumeno, il vezzeggiativo di nonna)
- No Caji, mancano x giorni.
 
Ma oggi invece è il giorno della partenza. Ci si sveglia tutti insieme, fatto insolito per un giorno che non sia la domenica…
Caji non chiede niente, lo si respira nell’aria che oggi si parte
Quaranta minuti di auto per arrivare all’aeroporto. Ajie  da a Caji i consigli per come comportarsi in aereo, sorrido… ce l’ha per vocazione fare il fratello maggiore….
Caji lo ascolta attento…. L’aereo…

L' aereo, ah, l' aereo è invece alluminio lucente, l' aereo è davvero saltare il fosso, 
l' aereo è sempre "The Spirit of Saint Louis" ,"Barone Rosso" 

Si arriva, valige, check-in, biglietti, ed è il momento dei saluti.
Ajie si avvicina e mi abbraccia dolcemente, come non faceva da tempo. O forse non ha fatto mai.   Abbiamo imparato tanto in questi mesi…
Mi da appuntamento tra due settimane. Sì quest’anno, dopo 5 anni, andrò anch’io in vacanza con loro.
Cajii saltella da tutte le parti, gioca, non vuole salutarmi, probabilmente non ha colto che per 2 settimane non si addormenterà con me….
 
E’ il momento dell’imbarco. Passano l’ultimo controllo.  Anche Pitulice, sempre così misurata in presenza di persone, mi abbraccia dolcemente.
Le ultime raccomandazioni di rito ai bimbi, Ajie ribadisce che mi aspetta tra due settimane…
Dalla terrazza li vedo: Caji è elettrizzato quando si avvicina all’aereo…..  scompaiono inghiottiti dalla pancia di quell’uccello di metallo.
 
Ci sentiamo più tardi… io approfitterò di queste 2 settimane per tirare avanti un po di lavori arretrati in ufficio e…. a casa.
 
E’ sera, mi sto preparando la cena.  Squilla il telefono, E’ Pitulice, il viaggio è andato tutto bene; i suoi genitori si godono questo spicchio in cui i nipoti saranno tutti loro.
 
Lei è un po’ stanca, Ci salutiamo.
 
Mangio ascoltando distrattamente un telegiornale, quasi mi guarderei un cartone animato…
Salgo di sopra al computer. C’è silenzio. Troppo silenzio……
  

6 commenti:

  1. A volte troppo silenzio può ingolfare... ma una chiaccherata con amici, non può far altro che aiutare!

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  2. anche a me stranisce la casa vuota senza bimbi, senza marito, senza il leggero vociare costante. Per fortuna non capita spesso.
    Che i tuoi cari passino dolci vacanze....

    e a proposito di aerei lucidi e rombanti, conosci?

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  3. @ stellina

    Hai perfettamente ragione. se non sarà adesso, sarà poi....

    @ mammaoggilavora

    al momento non mi sovviene....

    un aiutino?

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  4. E' un delizioso cartone animato di Miyazaki, Porco Rosso, ambientato nel negli anni di gloria degli idrovolanti. Come tutti i cartoni animati di Miyazaki ha più chiavi di lettura, una per i bimbi, una per gli adulti, più intimista e sentimentale, sul malessere esistenziale verso la cinquantina. E' un cartone animato che ha molti anni, (almeno venti) anche se in italia mi pare sia uscito solo l'anno scorso, noi avevamo la versione francese quindi lo conosciamo da tempo.
    I miei bimbi ne andavano matti, e a me piaceva tanto.

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  5. Anche tu ti senti tipo... "a metà" senza Pitulice e i piccoli?
    Io a Barcellona mi sentivo esattamente così. Non sono stata male ma c'era sempre qualcosa che mancava e che ho prontamente ritrovato rientrata a casa... E pensare che non ho ancora figli!

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  6. @ mammaoggilavora

    Mi sa che stavolta sono io che mi devo mettere in cerca!
    grazie per la segnalazione!

    @ LadySmith

    Non è esattamente così, io sono un dilettante.
    Pitulice è divisa a metà: quando è in Italia le mancano i suoi boschi e i suoi genitori (che tra l'altro hanno anche qualche problemini di salute..), quando è in Romania le manco io e la nostra casa...
    Diciamo che è come quando hai dato una bella festa, e poi tutti se ne vanno; hai nelle orecchie ancora i suoni della festa, ma attorno a te c'è il silenzio....  

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