mercoledì 1 giugno 2011

♥ 7 pezzi di puzzle


 Colgo la gentile richiesta di LadySmith, per lasciare cadere 7 frammenti del puzzle che mi descrive.



E allora:



Quando avevo più o meno vent’anni, ho incontrato il mio primo grande amore; è stata una relazione breve ma molto intensa, costellata di molti imprevisti (compresa una fuga precipitosa tra gli alberi, inseguito dal di lei padre, che, per la cronaca, faceva il macellaio…). Questa storia si nutriva della necessità di superare le avversità.
Una volta che le acque si sono placate, il rapporto si è affievolito, fino a che lei mi ha lasciato, nel periodo del mio compleanno, lasciandomi un regalo. Un libro: “Cent’anni di solitudine”….



“anno bisesto, anno funesto”, mai come nel 1996 questo detto mi è sembrato vero. Nessun aspetto della mia vita è passato indenne dal ciclone di quell’anno; in disordine alfabetico: Amore, amicizie, lavoro, famiglia, salute.. un vero disastro!
Ad un certo punto non ce l’ho fatta più, non riuscivo a rialzarmi da solo. Mi sono nascosto dietro alla mia convalescenza per sfuggire al mondo. Mi seccava il solo pensiero di alzarmi al mattino….
E questo è il mio personale drago, citato nel mio profilo, che per lunghe settimane, mi ha strappato brandelli di volontà e di anima.
Poi, da qualche parte, ho trovato un guizzo di forza e di dignità, e sono riuscito ad emergere, anche con l’aiuto di una psicologa.
Ricordo che, al primo incontro, mi chiese di dare un’immagine di come mi sentivo.
Le dissi che era come se avessi davanti solo il deserto e dietro le spalle solo macerie…
La traversata del deserto è stata lunga, ma ora mi godo la mia serenità.



 Il mio primo lavoro era a poche centinaia di metri da casa dei miei, andavo in bicicletta; il secondo lavoro era a qualche chilometro, andavo in auto.
Poi la ditta si trasferì a Ravenna, e la distanza raddoppiò.
Poi ci fu una fusione con una azienda forlivese, e i chilometri incominciarono a diventare una trentina.
In ultimo, l’attuale azienda per cui lavoro è nel riminese….
Morale della favola, credo di essere uno dei pochi che tutte le volte che ha cambiato lavoro si è allontanato da casa….



 Ho una capacità innata di sbagliare i tempi:
avevo una venerazione per le station wagon quando erano chiamate ancora “famigliare” o, peggio “giardinetta”.
Avevo un fuoristrada ( un Cherokee della Jeep ) quando nessuno sapeva cos’era un Suv
Mi occupavo di vini ( per passione) prima che diventasse una moda.
Ero single quando tutti i miei amici avevano la morosa
Avevo la morosa quando i miei amici avevano bimbi piccoli
Ora che io ho bimbi piccoli, i miei vecchi amici si dividono in due categorie:
quelli che hanno figli quasi adolescenti ( e quindi sono più liberi..)
e quelli che figli non ne hanno, e quindi sono ancora degli ignobili tiratardi…



Sono istintivamente sincero. Se parlo di getto, dico la verità, sempre. Altrimenti sto zitto.
Anche perché per essere un mentitore, devi avere buona memoria: ti devi ricordare che balla hai detto, a chi e quando.
Troppa fatica.
Ritengo sia più semplice essere sinceri.
Sul lavoro qualche volta, per sopravvivenza, ho bisogno di raccontare una balla; allora sono molto bravo, ho abbastanza sangue freddo, ma soprattutto confido sul fatto che chi mi conosce è convinto che io sia sincero anche quella volta….



 Odio il carnevale. Lo detesto, con tutte le mie forze.
Colpa di brutte sensazioni, legate al carnevale, durante l’adolescenza. C’è solo un carnevale che amo: il carnevale di Venezia. Finchè ho potuto ci sono andato, rigorosamente da solo. Mi piacevano alcune maschere, che trasmettevano malinconia, una dolce malinconia dove era bello perdersi. Ne ricordo una, una ragazza, con una rosa rossa, che faceva una sorta di lentissima, quasi disperata danza, nei pressi del Ponte dei Sospiri. Sarei stato ore ad osservarla.
Che strano però, odio il carnevale però do il meglio di me dietro a questa maschera che è il mio nickname….



In un periodo della mia vita, ho seguito un progetto per la realizzazione di una azienda in Romania. Ho fatto la spola tra l’Italia e la Romania per quasi 2 anni. Ho fatto selezione di personale, ho conosciuto tanta gente, ragazzi, uomini, ragazze. Avevo dei collaboratori umanamente straordinari, un periodo veramente bello.
Verso la fine del progetto, arrivano un gruppo di neolaureati per fare uno stage presso la casa madre. Erano arrivati da pochi minuti, dopo un viaggio di 30 ore di autobus; io ero nell’ufficio di colui che si occupava del loro alloggio. Entrano 2 ragazzotti seguiti da una ragazza bionda, minuta, bellissima.
Sono dovuto uscire, mi mancava l’aria, mi girava la testa. Mai sentita una sensazione così.
Quel giorno ho conosciuto quella che sarebbe diventata mia moglie.



Bene, dopo questi frammenti, mi piacerebbe che anche Chitarradanzante,  Isa, Lana e Piccolastellina partecipassero a questo piccolo gioco....

Le regole sono semplici: "regalare" 7 frammenti di se e coinvogere altri 7 amici. 
(lo so, mi sono fermato a 4 amiche, ma nessuno è perfetto....)

8 commenti:

  1. anche io come te andavo a lavorare in bici al primo lavoro... Ora sono lontana ma so anche che, vista la crisi, non potrò cercarmi un nuovo lavoro prossimo casa... Uff!

    Quindi amore a prima vista con tua moglie... Belli :)

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  2. Che bello l'incontro con tua moglie :) E' stato un colpo di fulmine anche per lei?

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  3. Bellissimo l'incontro con tua moglie...due destini che si intrecciano casualmente, per poi condividere una vita insieme...belloooooooo!!!!!

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  4. grazie per questa descrizione, sembra di conoscere un pò di più i tuoi chiaroscuri, ti rendono davvero "umano", niente é banale...
    é splendido e disarmante l'incontro con tua moglie, dal nickname con cui la identifichi nel blog avevo intuito che l'est europa era in qualche modo connesso, non avrei mai indovinato come.

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  5. Mi par di capire che l'incontro con mia moglie abbia incuriosito.
    a breve vi racconterò qualcosaltro. promesso!

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  6. @ mammaoggilavora

    grazie per le belle parole.
    ... mi piace l'idea dei miei chiaroscuri. 
    Gli "scuri" ci sono da tempo. E' lavorare sui "chiari" che non è stato facile.
    Ma ho una splendida famiglia che mi aiuta in questo.

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  7. Mi piacciono le storie d'ammmore (altrui) :D Attendo con ansia...

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