Note emotive di un percorso quotidiano ♥ Genti e sentimenti ♦ Comics, cartoon & music ♣ il calcio (come ricostituente) ♠ il sociale (e l’antisociale)
venerdì 9 dicembre 2011
mercoledì 23 novembre 2011
♦ goodbye...
E allora, da orfano, ripenso al mio personale muro....
.... dal quale ho tentato di uscire!
E allora, volendo esagerare mi congedo da voi, con questa, ultima, perla:
Lopo
domenica 20 novembre 2011
♥ l’incertezza dietro l’angolo
No. Proprio per niente.
Avrei (ancora) tante cose da raccontare, e adesso ricomincio ad avere anche il tempo.
Ma sembra che l’argomento più dibattuto degli ultimi giorni sia: “e tu, dove trasmigri?” E che cacchio ne so?
Mi sembra di tornare alla fine del servizio militare, gli ultimi 45 minuti fino alla stazione di Mestre, Gli ultimi 45 minuti dopo un anno passato insieme, dove si era riso insieme, ci si era arrabbiati, riappacificati, ci si era ubriacati, si erano risolti problemi….
Insomma si era vissuti delle emozioni comuni.
E ci si scambiava indirizzi, numeri di telefono e ci si giurava e spergiurava che ci si sarebbe tenuti in contatto…
E invece io sapevo che non sarebbe stato così.
E, purtroppo, così è stato.
Non sono state molte le persone che hanno frequentato il mio blog, ma sono persone splendide. Mi hanno fatto molta compagnia.
E vorrei ringraziarle personalmente.
E idealmente abbracciarle.
Purtroppo, da quanto ho intuito, si disperderanno in piattaforme diverse, e sarà difficile rimanere in contatto. Ma ci proverò.
Mi risulta difficile pensare di ricominciare in un'altra piattaforma, amo poco i cambiamenti, soprattutto se mi vengono imposti senza spiegazione.
E allora ci penso e più ci penso, più mi ronza in mente un frammento di una canzone di Bertoli:
E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
No.
Io vorrei ancora voi amici a farmi il coro, a commentare.
Per adesso, forse solo provvisoriamente, sono su iobloggo.
Poi si vedrà
A presto
sabato 12 novembre 2011
♥ agrodolce
avevo qualche minuto da dedicare al blog e per caso mi accorgo che esattamente 1 anno fa cominciavo a scrivere e commentare.
E volevo dedicare un pensiero a quelle persone che con le quali ho condiviso pensieri ed emozioni,
Che sono (oramai) una amichevole e cordiale e imprescindibile presenza....
E invece scopro che si devono preparare le valige che si sta sbaraccando....
cavolo, dove trovo il tempo per fare tutto?
Tengo a voi.
Teniamoci in contatto.
♥ Avvelenato
E nella mia personale ricerca Gucciniana a ritroso nel tempo, mi sono imbattuto ne “L’avvelenata” . Uno Shock per uno perbenino come me.
Poi, l’ho assimilata, fatta mia, al punto da canticchiarla un poco adattata alla mia situazione di adolescente inquieto.
Ricordo dei Sabati sera di tardo autunno, un po’ come questo periodo, non avevo voglia di vedere nessuno, e men che meno di stare a casa con i miei. E gironzolavo senza meta, per le strade del mio paesetto male illuminate, con una lattina da mezzo litro di birra (allora una novità, erano appena messe in commercio, prima c’erano solo quelle da 33cl…), il massimo della trasgressione per uno perbenino come me…..
E canticchiavo tra me e me la mia versione “personalizzata de “L’avvelenata”.
E c’era un verso che più di altri lo sentivo mio:
..Se son d’umore nero allora scrivo
frugando dentro alle nostre miserie;
di solito ho da far cose più serie,
costruire su macerie, o mantenermi vivo.
Mi è tornato in mente questa sera.
Ho voglia di scrivere, perché son di umore nero.
C’è aria pesante in casa, nulla che un po’ di buon senso non possa spazzare via.
Ma il buon senso ora non c’è.
E non solo da parte mia.
Niente di che, per usare ancora una citazione Gucciniana , non merita nemmeno due colonne su un giornale o una musica, o parole un po’ rimate..
Speriamo che domani sia meglio.
Non sono però ottimista.
E non è bello, il sabato sera, rintanarmi nel sottotetto, a scrivere, ascoltando un Vecchioni d’annata….
Mi ritrovo in quell’adolescente inquieto incazzato con il mondo.
Ma il problema è che non sono più adolescente, E non posso più incazzarmi con il mondo, con il mio mondo; perché e quello che ho faticato tanto per costruire, e che, profondamente amo.
O forse è proprio per questo Amore, che quando qualcosa non va (ed è normale, umano che succeda) sono così triste e turbato…..
Però mi piacerebbe, anche solo per un quarto d’ora, ritrovarmi a gironzolare per le strade del mio paesetto, con una lattina di birra da mezzo litro in mano, anche solo per vedere l’effetto che fa….
Ma, ricordando “luci a San Siro” …. Scusate, stavo scherzando..
mercoledì 2 novembre 2011
♥ Famiglia Jena
"... la struttura sociale delle Jene è matriarcale,
al vertice della piramide c'è la femmina, la madre
poi, al livello inferiore, i cuccioli,
infine, alla base della piramide il maschio adulto..."
Mi ricorda qualcosa......
....... maledetto Animal Planet!
martedì 1 novembre 2011
♥ …lungo i giardini consacrati al pianto, si festeggiano i morti….
Lascio però un bocciolo di rosa.
Così chi deve sapere, sa.
Quest’anno è voluto venire anche Ajie con me, perché voleva “ vedere le foto dei suoi bisnonni e sapere qualcosa di loro.” . Mi ha fatto molto piacere. Ho portato sia Ajie che Caji con me, e ho avuto l’occasione di raccontare ad entrambi qualcosa sui miei nonni. Oltre ai nonni, ho dedicato un momento, un pensiero ad Amici che non ci sono più come Capi, Anacleto e Alessia.
Alessia era una ragazza piena di vita e piena d’amore. Letteralmente. E con una fede granitica ma non cieca. Siamo stati serate e nottate intere a confrontarci, a discutere… interminabili dialoghi che finivano con il suo caldo sorriso e una frase : “Un giorno capirai, un giorno mi capirai”
No Ale, non ho ancora capito, non ti ho ancora capita.
La voglia di rendersi utile agli altri la portò a diventare infermiera, e poi a lavorare in un reparto di Oncologia Pediatrica.
Una mattina d’estate, di quasi vent’anni fa, ebbe un incidente, mentre andava in stazione per prendere il treno per andare in ospedale, che le fu fatale.
L’ironia è che prendeva il treno per evitare di andare a Bologna in auto, per non rischiare incidenti….
Mentre io, in quel periodo ancora libero da Tutor o Autovelox, scorrazzavo per tutto il nord e centro Italia infischiandomene bellamente dei limiti di velocità….
Sulla sua lapide c’è incisa una sua frase “ Si impara ad Amare, Amando!”
Ed io, leggendola, ho sempre ricordato e canticchiato tra me e me, una frase di “Ninni” di Vecchioni: “… Ninni ha amato tanto da non amare più….” .
E ci credevo.
Il tempo mi ha spiegato che sbagliavo.
Ale, avevi ragione tu.
martedì 25 ottobre 2011
♣ stavolta lo spettacolo non è continuato…
Sono gare belle, divertenti, con frequenti colpi di scena, tutto ad uso e consumo dello spettatore.
Non avranno l’esasperazione tecnica della formula 1 ma a livello di spettacolo, di godibilità è, a mio avviso, molto meglio.
Ed è con questo spirito, che domenica scorsa (il 16/10) mi apprestavo a godermi la gara di Las Vegas, un po’ di spettacolo prima di addormentarmi.
Accendo la TV proprio un istante prima di un grosso incidente che ha coinvolto una quindicina di auto, con auto che volavano e altre avvolte dalle fiamme.
E purtroppo, in questa carambola un pilota è morto.
Si chiamava Dan Wheldon. Non so molto di lui; solo che era inglese di nascita e vincitore due volte di una delle gare più prestigiose del mondo: la 500 miglia di Indianapolis. L’ultima quest’anno, approfittando dell’incidente all’ultima curva del pilota che stava conducendo la gara…
Quasi sempre il mondo dei motori ha fatto suo il motto “The show must go on!”. Non ricordo annullamenti o sospensioni di gare di formula 1: si corse a Imola nel 1994 con Senna agonizzante, per esempio… si ripartì al Nurburgring nel 1976 dopo lo spaventoso incidente che sfigurò Niki Lauda, e anche quando morì Paletti, addirittura con Williamson, nel 1973 non fermarono nemmeno la corsa per prestargli soccorso…
Che ricordi io, solo nel 1975, fu sospeso il gran premio di Spagna perché un auto volò sul pubblico, uccidendo 4 spettatori….
Negli USA, invece, nella patria della spettacolarizzazione ad ogni costo, cosi non è stato. Si è rimasti in attesa di una notizia positiva. Che non è mai arrivata.
E allora vedere i meccanici delle varie scuderie che si abbracciavano, trattenendo a stento le lacrime, tralasciando i diversi colori delle tute, e i piloti, scuri in volto, che camminavano nervosamente tenendosi per mano con le loro compagne, magari non bellissime, ma per questo più vere.
Forse è un mondo diverso dal nostro ma mi ha turbato, colpito, commosso la vista di questi uomini accomunati dallo stesso dolore, dalla stessa disperazione come se Wheldon fosse collega, amico, fratello di ognuno di loro.
Hanno aspettato, e poi non hanno corso, hanno solo fatto qualche giro, per ricordare la comune passione per la velocità….
No, per una volta, lo spettacolo non è continuato.
Ho pensato e ripensato più volte a questo post, in questa settimana. Poi l’incidente a Simoncelli l’ha fatto ritornare attuale.
Non voglio fare inutili e sterili polemiche sulla sicurezza negli sport motoristici. L’imponderabile e il rischio fanno parte di quel mondo, e faccio mie le parole dette dal sacerdote che officiò il funerale di Ronnie Peterson, tanti anni fa: non siate tristi per lui, stava facendo la cosa che amava di più!
Eppoi ripenso ad un amico di mio padre, alpinista, speleologo e amante delle moto, che ha giocato con il rischio per tutta la sua vita, salvo poi morire, investito davanti a casa, mentre attraversava la strada per gettare il sacchetto dei rifiuti…..
domenica 23 ottobre 2011
♥ Sono tornato….. ( o no? )
Dopo un momento di “ allontanamento” dal blog sono tornato. Spero.
Dopo una estate vissuta fuori di casa (nel senso che si stava sempre in giardino e si mangiava in veranda…), c’è stato un intenso autunno.
Il 19 settembre, in coincidenza con il primo giorno di scuola di Ajie e di asilo di Caji, anche io ero al primo giorno di lavoro in una nuova azienda.
L’impatto non è stato semplice. Tutt’altro. Ho sempre sorriso quando di un calciatore si diceva che “soffriva il prezzo che era stato pagato” Ma ho sentito anche io questa sensazione; ho uno stipendio sopra agli standard abituali di questa azienda, e nei primi tempi, sentivo quasi l’esigenza di dover dimostrare di “valere” quei soldi.
In più, per non farsi mancare niente, sto gestendo ancora 2 commesse piuttosto complicate, ereditate dal precedente lavoro…..
….. Era tanto che non lavoravo così intensamente, tanto da non avere un secondo per dare una sbirciatina al mio e agli altri blog….
….. e una volta tornato a casa, a volte ad un orario indegno, dato il giusto spazio ai cuccioli e a Pitulice, mi accasciavo sul divano, battendo ogni record di “addormentamento su divano”,
Per cui, il computer rimaneva un miraggio….
Però ci sono anche note positive:
Mi sembra che il rapporto con i nuovi colleghi sia positivo, a partire dal titolare.
Ho ritrovato la passione nel fare il mio lavoro, cosa che avevo perso negli ultimi mesi
Sono tornato a lavorare in una città più vicina a casa, dove ho lavorato già per una decina d’anni, ho ritrovato tante persone del settore.
Una sera mi sono fermato, su richiesta di Pitulice, in un supermercato nella città dove lavoro, a comprare 2 o 3 cosette.
Quando sono entrato sono stato quasi stordito dai ricordi e dalle emozioni. Era il supermercato dove io e Pitulice, nei primi tempi in cui stavamo assieme, facevamo la spesa, appena usciti dall’ufficio, prima di andare a casa allora mia, poi nostra….
Anche questa è storia….
martedì 4 ottobre 2011
♦♠ qualcuno ci aveva avvisato.....
Per chi ha anocra voglia di pensare alla politica,
Per chi ha ancora voglia di alzare gli occhi,
per cercare il blu nel cielo.
Vorrei ricordare, ed ascoltare una vecchia canzone di Vecchioni,
datata 1975, in cui ci aveva avvisato....
a presto
23_10
vabbè, riecco il video:
nel dubbio, anche il testo...:
Canzonenoznac
dietro una barba quasi nera
diceva cose alla sua gente
a voce bassa come sempre
e ricordava cose antiche
proibite ma pur sempre vive
come il Martini con le olive.
Dal millenovecentottanta
anno di grazia e d'alleanza
felice e immobile la gente
viveva solo del presente.
ma lui a quei pochi che riuniva
come una nenia ripeteva
quel suo programma che chiedeva
Fosse permesso ricordare
fosse permesso ricordare
poi ricordò che era vietato
nel mondo nuovo anche il passato.
Il leader della parte chiara
con quella cicatrice amara
sul mento a forma di radice
gridava:"Abbasso questa pace".
Coi pochi giovani insultava
la polizia che costringeva
soltanto ad essere felici
ed abbatteva e rifaceva
palazzi d'arte e di cultura
e delle bibite e del niente
sì, ma soltanto con la mente
e all'occorenza le prendeva
davanti ai giudici abiurava,
ma appena uscito risognava
fosse possibile cambiare
fosse possibile sperare
ma la speranza era un difetto
nel mondo ormai così perfetto.
E il leader con la cicatrice
credeva l'altro più felice
e l'altro, quello con la barba,
di lui diceva "È pieno d'erba".
Si sospettavano a vicenda
di fare solamente scena
d'essere schiavi del sistema
e l'uno l'altro beffeggiava
e l'altro l'uno ricambiava
pur descrivendo alla rinfusa
due volti di una stessa accusa
che era impossibile cambiare,
tornare indietro, andare avanti
avere voglia di sbagliare.
Come ad esempio ricordare
Come ad esempio ricordare
questo ricordo era un difetto
nel mondo ormai così perfetto
né si poteva più cambiare
né si poteva più sperare
questa speranza era un difetto
nel mondo ormai così perfetto.
E il leader della parte chiara
pianse di rabbia quella sera
seduto sopra la sua vita
perduta come una partita
ma il servofreno dentro il cuore
che scatta al minimo segnale
gli eliminò tutto il dolore.
E il leader della parte scura
contando i passi e la paura
si avvicinò alle parti estreme
dove correva un giorno il fiume
ricostruendo da un declivio
l'ultima chiesa, un vecchio bivio,
l'acqua e l'amore che non c'era.
Si sentì stanco in quel momento
tolse la barba e sopra il mento,
apparve a forma di radice
quella sua vecchia cicatrice.
giovedì 15 settembre 2011
♦ Il condottiero stanco
... Ed il più grande conquistò nazione dopo nazione
E quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
Perchè più in là non si poteva conquistare niente
E tanta strada per vedere un sole disperato
E' sempre uguale, è sempre come quando era partito
Stranamore - Roberto Vecchioni
domenica 11 settembre 2011
♠ 09/11 10 anni dopo
Tutte parole al vento, probabilmente lasciano il tempo che trovano.
Io voglio spendere una parola per quelli ai quali veramente l’11 settembre ha cambiato la vita: i famigliari dei veri eroi, di
“ quelli che sfidano il fuoco senza paura e armature.
Quelli che si addentrano nell’oscurità senza garanzia di uscirne.
Perché sanno che altri, nel buio, aspettano.“
Io voglio ricordare i poliziotti, i pompieri, i sanitari, tutti coloro che hanno perso la vita per soccorrere chi era nelle torri.
E sorrido, amaramente sorrido, quanto sento chi parla di complotti, di finzioni…
Mi sembra inutile e offensivo. Io penso ai figli, alle madri, ai padri, alle mogli, ai mariti di chi ha sacrificato la sua vita per (tentare di) salvarne altre.
Questi sono veri Eroi.
Il resto sono solo chiacchiere.
Tutti loro hanno donato la loro opera, così come le tipografie e i distributori, e i proventi di questi fumetti, sono andati in beneficenza per le vittime dell’11 settembre.
La terza storia si intitola “Svegliati”, scritta da Joe Kelly e disegnata da Scott Kolins e Dan Panosian; e finisce così:
Dedicato all’agente del NYPD Moira Smith,
al Capitano del Port Authority PD Kathy Mazza,
alle loro famiglie,
e a tutti i bambini che con il loro coraggio
rendono onore alle loro madri e ai loro padri scomparsi.
lunedì 5 settembre 2011
♥ altri augur! (mancava solo lui...)
Tanti auguri a questo bambino a volte troppo saggio,
augurandogli di diventare saggio,
ma di rimanere sempre un po' bambino...
giovedì 1 settembre 2011
♠ FANNO SCHIFO! ( TUTTI! )
Mi ricordano una vecchia canzone di Jannacci, che faceva più o meno così:
Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale
Vengo anch'io? No tu no
Per vedere come stanno le bestie feroci
e gridare "Aiuto aiuto e` scappato il leone"
e vedere di nascosto l'effetto che fa
Ecco, una idea balzana, buttata là, per vedere l’effetto che fa, per poi fare marcia indietro…
L’ultima, in ordine di tempo, la storia dell’azzeramento, ai fini del computo della pensione di anzianità, degli anni di università riscattati, o servizio militare svolto.
Non la si può definire neanche una armata brancaleone, per non essere offensivi con il condottiero norcino….
Dilettanti allo sbaraglio, questo sì.
Sarebbe bello mandarli a casa.
E poi?
Siamo sicuri che l’attuale opposizione sia molto meglio?
A parole siam tutti bravi, alla prova dei fatti molti invece zoppicano…..
Il malaffare, l’affarismo, il clientelismo è un male comune della nostra politica.
Da una parte, come dall’altra. Il PiDDino Penati sarà un galantuomo, non ho elementi per metterlo in dubbio, e, per me, la presunzione di innocenza, non è solo vuota retorica,
ma è indubbio che se, si osserva dove vanno a finire gli appalti pubblici, c’è una singolare sintonia tra la guida politica dell’ente e l’area politica dove le aziende aggiudicatarie si riconoscono.
Ma non voglio essere qualunquista, non tutti al rogo, non tutti ladri, non voglio cavalcare la crociata sui costi della politica, perché è concettualmente sbagliata.
La politica ha un costo, e credetemi, è meglio pagarlo.
Se non c’è politica, non c’è democrazia. Se non c’è democrazia, non c’è Libertà.
SE non c’è libertà, c’è una dittatura.
Per cui, la democrazia ha un costo, ed è meglio pagarlo.
E’ la partitocrazia, che per sostentare se stessa, mette alla fame noi.
E allora sì! Aboliamo le province! Io spero di no.
Per 2 motivi: primo: siamo convinti che le 50mila persone che lavorano nelle province saranno sbattute in mezzo ad una strada? (tra l’altro sarebbe ingiusto e offensivo…)
Secondo: E le competenze attuali delle province ( come ad esempio gli istituti scolastici) a chi passeranno? Alle regioni, le quali avranno delle “delegazioni di zona” dove ricicleranno il personale provinciale, in ossequio al moto gattopardesco che tutto cambi per rimanere come è…..
E allora che facciamo? Mandiamo a casa i vecchi soloni, e spazio alle nuove leve, ai giovani!
Umh, sono perplesso, sono abbastanza vecchio da aver visto, una ventina di anni fa, quello che è successo dopo che è stata azzerata una classe dirigente con Mani Pulite:
Le seconde linee subentranti, non si sono dimostrate migliori degli esponenti della prima repubblica, e le novità sono state sostanzialmente 3 : la Lega, Di Pietro e Berlusconi.
Devo aggiungere altro?
Eppoi le nuove leve, non stanno dando dimostrazione di essere sulla strada giusta.
Vi racconto una piccola storia:
a pochi chilometri da casa mia, sorgeva un zuccherificio, uno degli undici che c’erano in Emilia Romagna. Grazie ad una dissennata e cervellotica decisione in ambito dell’unione europea, dovevano chiudere sette degli undici zuccherifici, con ripercussioni sull’occupazione diretta, e sull’indotto dei produttori di barbabietole.
Si sono fatti molti studi, per pensare come riconvertire le coltivazioni di barbabietole.
Sono passati oramai 10 anni, gli agricolotori si sono già riconvertiti.
Un imprenditore “illuminato” si adopera per riconvertire lo zuccherificio in una centrale a biomasse dove bruciare legno vergine, un mostro che brucerebbe tonnellate di legname, al punto che si stima occorrano qualche migliaio di ettari di pioppeto per alimentarlo…
Pioppeti che non ci sono. E allora un cavillo permette all’”illuminato” di bruciare fino al 40% di qualunque porcheria per rimanere nei parametri legali.
La politica “ufficiale”, senza distinzione di colore tace. Solo alcune liste civiche non tacciono. E perché non tacciono? Perché nei pressi ci sono altre 2 centrali a biomasse di altri imprenditori illuminati: una di queste è stata già fermata 3 volte per emissioni fuori norma (di cui una per una segnalazione di un dipendente poi fantozzianamente crocifisso in sala mensa…) e l’altra è in trattativa con l’Arpa regionale per modificare al rialzo i parametri di emissione, visto che non riesce a “emettere” quanto dichiarato ( per tacere dei bilici, in formazione di 3 per volta, che dal porto di Ravenna, trasportano il “combustibile” per circa 40 km fino alla centrale)
Il business per la riconversione dello zuccherificio si calcola in oltre 60 milioni di euro.
Le persone in zona incominciano a farsi delle domande. E a farle ai politici, i quali non sanno che pesci pigliare: se possono scappano ( spesso gli esponenti dei Pd non si sono presentati ad incontri pubblici!) oppure…. (se avete qualche minuto, guardate questo video)
Questo è un politico di questa zona, nato qui vicino, e che, prima di essere consigliere regionale, è stato sindaco di uno dei 2 comuni dove si troverà la centrale, e che nella sua campagna elettorale scriveva “ Uno di noi in consiglio regionale”
Ora, un comitato di cittadini, ha ottenuto la sospensiva del TAR per l’autorizzazione alla realizzazione della Centrale, sospensiva ottenuta pagando di tasca propria.
La provincia di Ravenna e il Comune di Russi, spenderanno circa 30mila €uro (di soldi pubblici…) per fare opposizione alla decisione del TAR , affidando la pratica allo studio legale che già cura gli interessi dell’imprenditore “illuminato”
Non che dalle altre parti si stia meglio, un segretario di zona della lega, pare che voglia iscrivere i suoi 3 figli alle scuole di un paese vicino, perché nelle scuole del suo paese ci sono troppi bimbi extracomunitari….
Io, orgoglioso di avere una famiglia mista, e felice che i miei cuccioli non vedano l’ora di trascorrere le vacanze in Romania, posso non commentare?
Non ho ricette da portare, anzi
Mi fanno paura quelli che hanno certezze granitiche da portare.
Amo molto di più chi fa le domande giuste.
mercoledì 24 agosto 2011
♥ forse pure questo è amore... ( o no?)
Lui la aspetta, fresco di doccia, e le porge un succo di arancia con molto ghiaccio, con un sorriso gentile.
Anche lei sorride.
Lui le dice " sai, mi sei mancata molto stasera..."
Lei lo guarda, incuriosita:
Lui continua ".... sì, perché normalmente le zanzare beccano te, in tua assenza non mi hanno dato tregua!"
Lei lo colpisce con la prima cosa che trova...
Attenzione: è una situazione di pura fantasia. NON è un episodio realmente avvenuto.
sabato 6 agosto 2011
♥ rimpianti
il periodo migliore della discoteca...."
Agosto 2011 - Ajie (quasi 7 anni...)
Commenti?
giovedì 4 agosto 2011
♥ " buona giornata, amore mio...."
sussurrate di prima mattina,
di un lunedi' di inizio agosto.
quattro semplici parole,
ma mai come oggi hanno significato:
Pitulice ricomincia a lavorare, nuovo contratto dopo 6 settimane di pausa.
i cuccioli cominciano oggi in un centro estivo, quasi un anticipo del ritorno a scuola
E io?
Io devo fare finire nella maniera più civile possibile un rapporto di lavoro,
prima di iniziare una nuova avventura.
Un'agonia che durerà un mesetto...
sabato 30 luglio 2011
♥ gli amici
E stasera ho trovato una piccola perla, una delle mie preferite.
Dedicata a tutti gli amici:
quelli di ieri.
quelli di oggi.
e a voi.
mercoledì 27 luglio 2011
♥ piccola, dolce, triste stellina
Piccola stellina, dove sei?
Dolce stellina, ti hanno aspettato tanto.
Triste stellina, era quasi il momento....
E in una notte senza luna
sei tornata in Cielo,
senza passare da questa terra.
E hai lasciato mamma e papà
ad annegare in una lacrima.
E vorrei dare a loro un paio d'ali
per poter danzare con te.
E vorrei dare a loro una candela,
per ritrovare la via in questa notte scura.
E vorrei....
Ma posso solo mescolare un po' di inutili parole
Ma posso solo mescolare le mie lacrime,
ad altre lacrime.
a L.
a T.
al piccolo P.
♥ ...di ricordi e altre sciocchezze...
Capita, ultimamente sovente, di ricordare, con queste righe, persone che non ci sono più.
Credo sia un effetto collaterale del diventare grandi, o peggio, dell'invecchiare.
Io non sono molto religioso, raramente entro in una chiesa, ma spesso ho trovato conforto, serenità nell'Orto consacrato al pianto (per dirla alla Guccini), dai miei nonni, l'ideale continuazione della serenità che vivevo con loro. E ogni volta che cerco conforto, vedo un altro volto noto, tra le bianche steli di un piccolo cimitero, di un piccolo paese.
E se anni fa era sporadico trovare un conoscente, con il tempo sono sempre di più, fino ad avere il dubbio di avere più amici a riposare lì, piuttosto che "respiranti".
Ma ci sono persone che hanno significato tanto per me, con cui ho condiviso un tratto di strada, che mi hanno regalato emozioni. Le stesse emozioni che tornano a galla quando una data, un luogo, un episodio mi riporta a loro.
Non vuole essere il triste ricordodi chi non c'è più, ma il ripensare a quanto è stato bello averli conosciuti.
E se queste rihe vogliono essere la testimonianza di piccole emozioni quotidiane, sicuramente lo sono il pensare ad alcune persone.
Il fatto che sono parte del presente, o del passato, a volte, è solo un dettaglio...
martedì 26 luglio 2011
♥ buon compleanno!
alla mia dolce metà,
che oggi compie ..... anni,
voglio augurare un buon compleanno,
ed augurare ad entrambi di continuare ad invecchiare insieme.
Di cuore.
giovedì 21 luglio 2011
♥ guardare le cose in modo diverso.
Oggi, quarantaquattro anni fa, nasceva il Capi, esattamente sei giorni dopo di me.
Ma abbiamo aspettato più di vent'anni prima di incontrarci, incontro avvenuto grazie ad un comune amico.
Ci siamo annusati e ci siamo stimati fin da subito, anche perchè le similitudini non si limitavano alla data di nascita.
Entrambi piuttosto bravi a scuola.
Entrambi non abbiamo proseguito gli studi per la voglia/necessità di rendersi economicamente indipendenti.
Entrambi lavoravamo nel settore degli impianti elettrici.
Entrambi tranquilli e riflessivi.
Entrambi comodamente seduti a guardare, quando gli altri giocavano a calcio.
E allora, il sabato sera, spesso io e lui eravamo uno dei nuclei ai quali si aggregavano i “cani sciolti”.
E allora abbiamo fatto una divertentissima, fantozziana vacanza in montagna, per ferragosto, diversi anni fa.
E allora, quando ho avuto l'occasione di ospitare un giovanile amore, con amica, il Capi era il socio giusto per gestire al meglio la situazione.
Fu una buona scelta, il Capi e l'amica s'innamorarono....
Insomma, si guardava il mondo nello stesso modo.
Da 15 anni, il Capi guarda le cose in modo diverso, dal Cielo.
E' successo a lui, ma, viste le similitudini delle vite, poteva succedere a me.
E questo mi ha scosso. Profondamente
E anch'io, da quel giorno, guardo le cose in modo diverso:
assaporando ogni giorno.
mercoledì 20 luglio 2011
♥ e... state attenti!
E' una estate complessa, indubbiamente.
Sono scappato un po' dall'Italia, sono tornato da qualche giorno.
Ma c'è stato molto da fare.
Beh, prima cosa ho festeggiato il mio compleanno.
Eppoi ho voluto far fruttare le belle sensazioni avute nel ritrovarci, tutta la famiglia, in vacanza.
L'ultima volta era stato 5 anni fa, Caji era ancora nella pancia di Pitulice....
Le statistiche dicono che le famiglie vanno in crisi nella forzata convivenza delle vacanze.
Noi ci siamo ritrovati. Non che prima ci fossimo persi, ma la quotidianità, la fatica del quotidiano ci avevano un poco fiaccato.
... e quindi la sera facevo fatica a trovare la via della tastiera....
... ma gli abitudinari di questo blog sono persone di buon cuore, so che mi comprenderanno, o almeno lo spero....
Ovviamente il ritorno al lavoro è stato complicato, le robe che si erano accumulate sulla scrivania erano indicibili.
Eppoi c'è una probabile novità; nonstante gli auspici di Soleil non siamo "incinti" (nota: sarebbe bello, ma purtroppo impraticabile, anche per i motivi che hai scritto in uno degli ultimi tuoi post ); sono invece in trattativa per cambiare lavoro, una specie di ritorno alle origini, guadagnando qualcosina di meno ma con più prospettive in futuro... ma non è una decisione facile, un errore nella situazione attuale potrebbe essere devastante!
Vedremo!
Appena si saranno diradate le nebbie, vi parlerò della Romania, delle sensazioni che mi ha trasmesso.
Ieri, da un cassettino della memoria è sbucata una canzone, di qualche annetto fa: la colonna sonora dei miei 16 anni, A.D. 1983.
Una canzone allegra, estiva, da canticchiare, senza pretese...
don't worry, don't hurry, take it easy!
...quasi un ammonimento per me!
A presto
Lopo
venerdì 15 luglio 2011
♥ 44!
.... ma anni.....
giovedì 7 luglio 2011
♥ si parte....
non imbratterò il web
sarò un po in vacanza.....
....da questa vita.
E poi forse ci saranno novità...
Statemi bene!
Lopo
martedì 5 luglio 2011
♥ ..nel tuo mondo c’è già la magia….
I bimbi sono magici, si sa.
E noi adulti, spesso “centrifugati” in una vita forse troppo piena di impegni, abbiamo perso il senso della magia.
Non solo, spesso non riusciamo più a vederla, anche quando l’abbiamo sotto al naso…
Fermiamoci un attimo.
Ogni giorno facciamo centinaia di gesti, con noncuranza, ormai ci sono abituali…..
E poi un malaugurato giorno, può succedere, che quei gesti così normali, diventano impossibili…..
Nel ’96 (il mio anno orribile) ho avuto brutte fratture alla mano destra. Dopo quasi 8 mesi sono riuscito a legarmi le scarpe da solo. (una soddisfazione immensa….)
E allora si ha la possibilità di guardare il mondo con occhi diversi.
E allora vedi i bimbi alla conquista del mondo. Capisci che il loro sviluppo, il loro crescere è un continuo migliorare giorno per giorno, ed ogni tanto uno scalino, una conquista che gli apre un mondo nuovo, ed è lì che c’è un istante magico….
E’ stato così con, l’imparare a mangiare da solo, con l’imparare a camminare, che gli ha dato la possibilità di una certa autonomia,,,,,
Negli ultimi mesi sono rimasto affascinato da due cose, che nel mio modo di vedere hanno un alone di magia:
Ajie, il grande, ha frequentato la prima elementare. E’ stato affascinante vederlo imparare a leggere. La magia di legare un suono ad un simbolo…. Eppoi una serie di simboli legati ad un suono complesso, che a loro volta identificano un oggetto o anche un qualcosa di astratto…..
E il sorriso che si disegnava nei suoi occhi, ogni volta che riusciva che lo spingeva a spingersi ancora avanti, nel bosco delle parole, per imparare ad essere autonomo anche lì….
E che bello, una sera, sentire Ajie sul letto che leggeva una tavoletta a Caji, che lo guardava come fosse un Dio….
Caji invece con deciso ritardo, dopo mesi di logopedia, ha cominciato a parlare in modo comprensibile ai più. Non ne avevo mai parlato, ma grazie a Soleil sono meno reticente…. C’è ancora tanta strada da fare, ma Caji si sta impegnando molto, da quando ha visto che riesce a comunicare con i suoi amici…..
Sì, decisamente nel loro mondo c’è ancora la magia…..
sabato 2 luglio 2011
♥ Katia e le altre.
E, giocando un poco a fare il "rigattiere musicale", ascolto un po' di vecchie canzoni,
pescando a caso nella mia collezione di musicassette ( o K7, come direbbe il mio cattivo maestro...).
A volte capitano cose che non ascoltavo da anni, e capisco il perchè.
A volte però "pesco" canzoni che sono state l'ideale colonna sono ra di un mio periodo importante,
oppure canzone che ieri come oggi sanno emozionarmi,
oppure canzoni che ieri non mi davano la stessa emozione che mi danno oggi, con il vissuto che c'è stato....
Ieri sera ne ho ascoltato una che, forse, fa parte di quest'ultima serie.
Credo che tutti, da adolescenti, hanno avuto un amore segreto, talmente segreto che anche l'altra persona non ne sapeva nulla...
E tutti hanno avuto un Sansone che rompeva.... le uova nel paniere!
DEDICATO a tutti quelli che hanno amato segretamente una Katia ( o un Katio...)
DEDICATO a tutte le Katie (e le altre/altri) perchè non sanno cosa si sono persi!
E un cordiale ' fanculo a tutti i Sansone....
venerdì 1 luglio 2011
♥ la lontananza sai è come il vento…
Ajie questa sera mi ha chiesto se posso andare da loro qualche giorno prima.
Cucciolo, non posso, l’aereo ce l’ho solo giovedì prossimo…-
… (sospiro)….
Mi spiace….
Caji invece non ha voluto parlare con me. E’ arrabbiato. Secondo i suoi calcoli dovevo già essere la.
Per lui “tanto” è una mano intera, 5 dita.
Passati i primi 2 giorni di novità ed euforia, ha realizzato che io non ci sono.
E allora ha chiesto alla mamma quando mi sarei unito a loro:
- devono passare un po’ di giorni, Caji -
E allora un po di giorni sono quanti ne puo’ contenere una mano.
E ogni sera, chiudeva un ditino in più. E lo faceva vedere a Pitulice.
Oggi ha rimasto il pugno chiuso.
Ma io non ci sono,
Perché?
giovedì 30 giugno 2011
♥ dilemma
Le regole sono la base di una organizzazione, senza regole sarebbe un disastro, pensiamo come sarebbe girare in auto se non ci fossero regole e convenzioni accettate da tutti sul lato di guida, il significato dei segnali.
Però....
Però il progresso, il miglioramento è stato sempre ispirato da chi ha pensato, ha fatto, ha immaginato, perchè no, ha lottato infrangendo le regole esistenti...
Se non ci fossero dei pazzi che hanno ipotizzato che la terra fosse sferica, penseremmo ancora di vivere sopra una enorme pizza...
Se non ci fosse stato chi ha osato, non dico che saremmo dentro alle caverne, ma quasi....
E allora?
Cosa è meglio per i miei figli?
Che gli insegni il rispetto delle regole, o il gusto della riflessione personale?
Non ditemi il giusto mezzo, per carità.
Perchè qual'è il giusto mezzo?
.... penso che ci dormirò sopra.....
martedì 28 giugno 2011
♦ e io tra di voi...
Stasera, tra le varie canzoni, ne è saltata fuori una particolare: " E io tra di voi" di Aznavour.
E' la colonna sonora ideale di questa giornata un po' così, con la sensazione di non essere al posto giusto....
ho trovato questa divertente interpretazione dei magnifici Vianello-Mondaini:
Mi ha fatto sorridere e risollevato un poco.
Spero che sia così anche per voi:
( tratto dalla trasmissione "Tante scuse" 1974 o 75....
il sabato sera, dopo un bel bagno caldo, il pigiama,il camino....)
lunedì 27 giugno 2011
♣ Wimbledon !?!
E invece no, qui si parla ancora di football, un'altra piccola-grande storia che solo il calcio inglese sa donarci.Allora, nel sud di Londra c’era la squadra del Wimbledon, che ha sempre vivacchiato nelle serie dilettantistiche fino alla fine degli anni ’70, per poi arrivare, nel 1986 a giocare nel massimo campionato inglese. Una banda di pazzi scriteriati (non a caso noti come The Crazy Gang ), che si sono presi la soddisfazione di vincere l’FA Cup nel 1988, sconfiggendo per 1-0 il Liverpool stra-favorito (nella migliore tradizione della magia della FA Cup….)
♦ non è così che si deve parlare di fumetti….
Comincio ora, ma non nel modo che volevo.
Perché comincio ricordando due autori che sono scomparsi negli ultimi tempi.
L’8 maggio, mentre era a Londra, improvvisamente muore Carlos Trillo, scrittore argentino, autore di tante serie come Cibersix, Chiara di Notte, Loco Chavez….
Ma quella che io amo di più è sicuramente Alvar Mayor (con i disegni di Enrique Breccia).
Alvar Mayor è ambientata nel Perù al tempo dei conquistadores spagnoli, dove spesso l’avventura sconfina nella magia….. Alvar Mayor , di madre Inca e padre spagnolo, è una guida, e nel suo girovagare incontra personaggi bizzarri….
La storia che mi ha fatto innamorare di questa serie è “Le tre morti di Alvar Mayor II” : in questa storia Alvar viene ingaggiato da un giovane che cerca da anni un tesoro e una donna. In breve trovano la cassa del tesoro (ma è vuota..) e trovano la donna (ma si è sposata…) Il giovane tenta di uccidere Alvar Mayor perché “… non ti rendi conto di ciò che hai fatto? Ho trovato in un mese ciò che pensavo di cercare per tutta la vita. Non ho nessun’altra metà della vita. Sono morto. E anche tu tra poco lo sarai…”
Ho incontrato Trillo nel 2005 a Lucca, dove, molto gentilmente, mi ha fatto una piccola dedica nel primo volume della riedizione completa di Alvar Mayor.
Il 23 giugno invece, dopo una lunga malattia, ci ha lasciato Gene Colan, disegnatore della Marvel Comics. La carriera di Colan, è costellata da tante collane sui vampiri, ma il lavoro a mio avviso più importante è la caratterizzazione grafica del personaggio da me più amato dell’universo Marvel : Devil (Daredevil nell’originale), dando plasticità alla figura, con un sapiente utilizzo dei tratteggi.
Colan prende in mano la collana verso il numero venti, dopo una serie di disegnatori non proprio straordinari, e la disegna per circa 7 anni….
Grazie per tutte le belle storie Gene!
domenica 26 giugno 2011
♦ Biglietto per l'inferno
Biglietto per l'inferno è il nome di un gruppo di Lecco dell'inizio degli anni '70 che faceva del buon, sano progressive rock.
Mi andava di riascoltarlo, e vi ho voluto coinvolgere.
Se ci sono degli attempati come me, possono fare scendere una lacrima di commozione....
(non lo dirò a nessuno.)
♥ L’orso e lo scoiattolo
Mi sento confuso, ho bisogno di uscire dalla stanza. Ricordo perfettamente com’era vestita: pantaloncini cortissimi di jeans e una maglietta a righe sottili bianche azzurre.
Torno nel mio ufficio con due sensazioni contrastanti:
la prima razionale ( lopo, non sai niente di lei, potrebbe essere fidanzata, sposata….. eppoi, pensi che una ragazza cosi giovane, così carina, perda tempo con te? );
la seconda completamente irrazionale ( ….eppure “sento” che qualcosa succederà….).
Torno a casa. La voglio rivedere. Il giorno dopo “strategicamente” mi trovo (per puro caso…) in amministrazione quando arrivano gli stagisti; sto in un angolo e osservo. L’osservo. Anche Pitulice mi nota, un sorriso di circostanza. Nulla di più.
Ma rimane colpita dai miei occhi: “ gli occhi di un uomo buono ” mi dirà poi. (il giorno prima, stravolta dalla fatica, non vedeva ad un palmo dal naso)
Per il momento Pitulice viene destinata in un’altra sede del gruppo. E io sto partendo per la Romania…
Passano le settimane, qualche mese… ogni spesso, mi trovo a pensare a lei, ma cerco di scacciare il pensiero, non sono nella situazione ideale per mettermi nei casini…
E Pitulice? Divide l’appartamento con due ragazze, colleghe di lavoro. Ma la sera e i weekend è quasi sempre sola, in quanto le altre hanno un po’ di intrallazzi in giro. E allora ripensa allo sguardo di quell’uomo buono. Cerca di informarsi; è una pupilla del titolare ( a cui daremo un nome di fantasia: Don Rodrigo… ), e allora chiede a lui. Don Rodrigo la sconsiglia: “ Lopo ha un brutto carattere, ed è già impegnato” (falsissimo!)
Ci rivediamo in novembre, sono in giro con un collega: mi fa: “ ti secca se passiamo un attimo nella sede della L.A. (dove lavorava Pitulice), che devo controllare una macchina? “.
E io : “ ma figurati, non c’è problema…” ( vedete che non è vero che ho un brutto carattere…).
La cerco con lo sguardo. La vedo, adesso ha i capelli cortissimi, castani….
Sono decisamente imbarazzato, faccio una battuta cretina sul suo nuovo look. Pitulice ride, ha un bel sorriso… E’ solo un attimo, poi ognuno ritorna al suo “mondo”, io diviso tra l’Italia e la Romania, la ristrutturazione della casa e il bar… E lei spesso sola, chiede ogni tanto di me, ma Don Rodrigo è inflessibile: “ Te lo sconsiglio!”
La rivedo poco prima di Natale, sta partendo per trascorrere le feste a casa… un veloce saluto…. (sospiro)… un pizzico di invidia per chi farà il viaggio con lei….
Credo che in questo periodo abbiamo fatto infuriare Cupido ( questi due si vorrebbero cercare, ma ognuno sta sulle sue… e poi brontolano pure…).
Poi il progetto Romania viene ridimensionato, io vengo destinato ad altro incarico. Don Rodrigo pensa di averla spuntata. Anche a Pitulice cambiano incarico: diventa una dei miei collaboratori principali. Ora vive con il fratello, lungo il percorso tra la mia casa e il lavoro. Mi viene richiesto di prenderla da e riportarla a casa; quando si dice il caso…
E’ la fine di novembre del 2001, quando cominciamo a lavorare insieme. Pitulice è istinto puro, prende fuoco per un nonnulla, ma dopo 3 secondi le è passata.
Dopo poco, un sabato mattina, siamo soli in ufficio, è l’occasione per parlare un po’ senza orecchie indiscrete. Poche domande dirette, molte indirette, una specie di partita a Poker: ad un certo punto Pitulice dice: “ io non mi voglio sposare, men che meno con un italiano!” “ incominciamo bene…” penso.
E’ vero? E’ un bluff ? Passo la mano.
Ma c’è qualcosa che non mi quadra tra la durezza delle sue parole e quello che, secondo il mio istinto, è la sua essenza. Decido di fidarmi del mio istinto, non ascolto il senso delle sue parole, ma ascolto solo l’eco che fanno nel mio cuore. E faccio bene. Mi sta mettendo alla prova ( me lo dirà poi dopo…..)
Incominciamo a frequentarci fuori dal lavoro. La invito a cena a casa mia. Cucino per lei.
I primi tempi non sono facili, siamo troppo diversi, parlando con il mio Cattivo Maestro, salta fuori la migliore definizione di come siamo agli inizi : Io sono come l’orso, ingombrante, lento, goffo nei movimenti; Lei è come un scoiattolo, sempre in movimento, agitata, veloce… Io mi giro per cercarla, ma lei si è già spostata…
E nessuno crede che questa storia possa durare, solo Don Rodrigo che, nel dubbio, ci fa qualche dispetto.
Pitulice si accorge però che la mia calma, la mia (apparente) imperturbabilità, le danno serenità.
E allora, in una lunga passeggiata di fine inverno, in riva al mare, mi chiede di avere pazienza con lei…..
Il fine settimana incomincia a stare a casa mia. E poi comincia a starci anche il venerdì… e poi comincia a rimanere anche il lunedì… e poi.. … e poi… e poi devo trovare spazio nell’armadio per le sue cose….
In autunno è quasi un anno che ci frequentiamo, oramai viviamo insieme da qualche mese; sono quasi due anni che non va dai suoi genitori, decide di andare in Romania per un mese.
Mi manca tantissimo, la sera passiamo delle ore al telefono ( mi arriverà una bolletta telefonica stellare…)
La notte di capodanno (del 2003), dopo aver festeggiato con la famiglia di suo fratello, torniamo a casa e ci addormentiamo sul divano letto.
Al risveglio le dico: “ e se ci sposassimo ? “.
Lei mi guarda a metà tra l’assonnato e lo stupito.
Sorride : “ perchè no! “
sabato 25 giugno 2011
♠ insegnamenti inconsueti
E credo pure che ci siano insegnamenti ovunque, basta saper osservare.
E quindi, pur non essendo cattolico praticante (non più almeno...) e pur avendo abbandonato l'ombra del campanile tanti anni fa, vi voglio proporre una piccola parabola di Cristo, non molto cocnosciuta:
Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo.
Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Lc 14, 1. 7-14
Mi sembra molto attuale, in questo momento, un po di sana umiltà non farebbe male....
♦ La signora Bliss
per il bene dei figli,
e il giudice Somers fece lo stesso con lui.
Tirammo avanti fino alla fine del sentiero.
Ma due figli davano ragione a lui,
e due davano ragione a me.
E i due che tenevano per lui accusavano me,
e i due che tenevano per me accusavano lui,
e in ogni caso soffrivano.
E tutti erano tormentati dalla colpa d'aver giudicato,
e con l'animo angosciato perché non potevano ammirare
ugualmente lui e me.
Un giardiniere sa che le piante cresciute in cantina
o sotto una pietra sono contorte e gialle e stentate.
E nessuna madre farebbe succhiare al suo bimbo
latte malato dal seno.
Ma giudici e predicatori consigliano di allevare le anime
dove non c'è sole, ma soltanto penombra,
non calore, ma solo umido e freddo -
giudici e predicatori!
(tratta da Antologia di Spoon River)
lasciata qui per una amica.
Non per dirle cosa fare.
ma per pensarci su...
♥ .. annegar mi è lieve in questo ricordo….
Ed io non faccio eccezione. C’è un posto, nascosto nell’appennino tosco romagnolo, dove ho passato i momenti più intensi, belli e brutti, della mia gioventù, dove ho detto per la prima volta “ti voglio bene” e dove spesso ho pianto per amori non corrisposti, dove ho conosciuto il cameratismo con gli amici, dove ho architettato gli scherzi più divertenti, dove ho imparato il mettersi al servizio degli altri….
La prima volta che ho visto quella vecchia, grande casa avrò avuto si e no sei anni, e per me, era perfettamente descritta da questa canzone di Sergio Endrigo :
Era una casa molto carina
Senza soffitto senza cucina
Non si poteva entrarci di dentro
Perché non c'era il pavimento
Non si poteva andare a letto
Perché in quella casa non c'era il tetto
Non si poteva fare la pipì
Perché non c'era vasino lì…
Sì, era praticamente un rudere, ma aveva qualcosa di magico, in quel posto misterioso si accorciavano le distanze tra le persone e tra le generazioni: gli adulti tornavano un po’ bambini, i bimbi venivano responsabilizzati e diventavano più grandi.
Ognuno aveva un compito: cucinare, andare a prendere l’acqua, fare il muratore, lavare i piatti, fare l’idraulico, apparecchiare il tavolo…. E tutti col sorriso, con la voglia di esserci.
Era una festa essere là, una grande famiglia di 40/50 persone.
Una delle persone più importanti di quell’ambiente era un omone grande e grosso, che con le sue mani, un paio di pinze, un martello e poco altro, era in grado di riparare o costruire qualsiasi cosa…..
Mi ha sempre ricordato Anacleto, l’assistente di Merlino nella “spada nella roccia” , burbero ma con un cuore grande, sempre disponibile per chiunque, apparentemente distaccato ma sempre presente.
Negli anni la casa è stata poco a poco ricostruita, e la magia è continuata.
Ricordo l’estate dei miei 16 anni, estate di siccità, la sorgente non dava più acqua, occorreva stendere una tubazione per prelevare acqua da una altra sorgente, più lontana e più impervia. Anacleto prese un gruppetto di noi adolescenti e ci guidò in quella che era un’impresa per tutta la comunità. Eravamo inebriati da quel risultato e decidemmo di fare una festa: andammo in dispensa, rubammo alcuni cocomeri e li nascondemmo in diversi punti nei dintorni della casa, per poi tornare a prenderli alla sera e fare baldoria con le ragazzine lì presenti. Non ne trovammo nessuno. Anacleto, che aveva mangiato la foglia ce li trovò TUTTI! TUTTI! Non ne sbagliò uno. Tornammo scornati, Anacleto era seduto alla sua solita sedia, davanti a casa, ci accolse con il suo caldo sorriso:
perso qualcosa, ragazzi?
Ma poi il cocomero ci fu per tutti. Non c’era stato l’atteggiamento dell’adulto in Anacleto, ma la giocosa voglia di darci una piccola lezione…
E ora? La casa è ancora la, ma tante cose sono successe, quasi nessuna bella. L’ultima volta che l’ho vista è stato quasi 10 anni fa e molti di più dall’ultima volta che ci ho dormito….
E’ rimasto affetto con alcune delle persone con cui si è condiviso questi momenti.
Alcune non ci sono più. Come Anacleto.
Ma a me piace ricordarlo con il suo passo lento. E il suo sorriso quando ci “rubò” i cocomeri.
Te lo dovevo Anacleto.
Con tutto il cuore.